In questi giorni di
isolamento ci siamo resi conto di come il “paesaggio sonoro” intorno a noi sia
cambiato di colpo, da un giorno all'altro.
Anche a prescindere
dall’emergenza sanitaria, i suoni che accompagnano le nostre giornate oggi sono
decisamente diversi di quelli che si ascoltavano l'anno scorso o cinque o dieci
anni fa.
Questo evento
straordinario ci ha fatto riflettere e abbiamo pensato che sarebbe interessante
riflettere collettivamente sul paesaggio sonoro in cui siamo immersi e al quale
non dedichiamo molta attenzione.
Il progetto
“Orizzonti sonori” è stato ideato dal Club per l’UNESCO di Asti,
dall’Associazione “Club di Canelli produttori di bellezza”, il Centro per
l’UNESCO di Torino e, per ora, è appoggiato dal Lions
Canelli e Nizza, dalla Croce Rossa Comitato di Canelli, A.S.T.R.O. ODV e da
altre associazioni.
Partecipare è
facile. E’ sufficiente usare il registratore del telefono e mettersi in ascolto dei suoni che ci
circondano, in qualsiasi momento del giorno e della notte, registrarli e
aggiungere poche informazioni ed eventualmente un commento sulle emozioni e
sensazioni che avete provato. Chi vorrà potrà tornare nello stesso posto alla
stessa ora tra un mese, tra sei mesi, un anno e fare una
nuova registrazione per testimoniarne il cambiamento avvenuto.
Cosa ricordiamo di
un luogo, di un paesaggio? L’immagine sicuramente. Ma ci sono anche suoni,
profumi, sensazioni tattili (il caldo, la brezza …), sapori (se mangiamo un
frutto o ci mettiamo in bocca un filo d’erba). Tutti e cinque i sensi e non
solo la vista ci mettono in relazione con l’ambiente che ci circonda, che
qualche volta è naturale e il più delle volte artificiale.
Oltre ad essere
divertente e interessante, registrare i “paesaggi sonori” rende coscienti dei luoghi in cui viviamo, e fa riflettere su
temi importanti come il nostro essere sulla terra, sia oggi, in tempo di
isolamento sanitario, sia nei periodi "normali".
Abbiamo messo a
punto un metodo di rilevazione semplice, che abbiamo sintetizzato nella scheda
che trovate qui di seguito.
Appena sarà attiva
la pagina Facebook lo faremo
sapere e potrete ascoltare i paesaggi sonori, vedere le immagini, leggere i
commenti
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SCHEDA
Quali strumenti usare?
Semplice, oggi
tutti possediamo un telefono cellulare che è dotato di un ottimo registratore,
quindi usiamo quello.
Quando farlo?
In qualsiasi
momento del giorno o della notte, che ci sia un suono che ci attrae o che non ci
sia un suono dominante ma solo "rumore di fondo" (questo
"rumore" facilmente è ricchissimo di componenti: uccellini, un cane in lontananza, il suono di una campana, voci in
lontananza, un'automobile solitaria, un'ambulanza ecc.).
Durata della registrazione
Non servono lunghe registrazioni (30 secondi, un
minuto, a meno che non si stia ascoltando un evento che pensiamo sia importante
registrare per l'intera suadurata).
Aggiungere una fotografia
Scattate anche una
fotografia del luogo dove avete fatto la registrazione e inviatela insieme alla
registrazione.
Aggiungere qualche informazione
Per ogni
registrazione indicare: autore, luogo, data, ora. Serviranno per fare una mappa
degli orizzonti sonori.
Chi vuole può
aggiungere un messaggio scritto o vocale con poche parole per descrivere il
luogo o lo stato d'animo o le emozioni provate durante la registrazione.
Cosa fare dopo la registrazione?
Manifestate la
vostra adesione inviando una E-mail a orizzonti.sonori@outlook.it
e vi sarà
comunicato dove mandare audio, foto e dati con il mezzo che preferite (E-mail,
WhatsApp, Messenger o Telegram)
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Ci piacerebbe che fosse
dedicata una particolare attenzione ai luoghi UNESCO piemontesi:
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Patrimoni
dell’umanità UNESCO: Residenze Sabaude; Sacri Monti del Piemonte e della
Lombardia; Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino;Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato;
Ivrea città industriale del XX secolo.
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MAB-Man and Biosphere(L'uomo e la biosfera): Ticino, Val Grande, Verbano; Monviso; Collina Po.
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Geoparchi Mondiali
UNESCO: Geoparco Sesia Val Grande.
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Città creativeUNESCO:
Torino città creativa per il design; Alba città creativa per la gastronomia;
Biella città creativa per l'artigianato.
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