Il patrimonio viticolo di Terre Miroglio, società
di proprietà di Edoardo Miroglio– con la moglie Ivana e i figli Marta e Franco
– che in Piemonte comprende le aziende vitivinicole Tenuta Carretta (a Piobesi
d’Alba) e Malgrà (a Mombaruzzo), continua a crescere. Prosegue infatti la
politica di acquisizioni sia nel Monferrato astigiano che nelle Langhe.
Ora è
la volta dell’acquisto, da un lato, di 7,5 ettari di terreni a Cissone,
nell’area di origine dell’Alta Langa DOCG, e dall’altra di 12 ettari a Nizza
Monferrato, nella zona di origine del Nizza DOCG.
Si tratta di due acquisizioni strategiche. La
prima viene a consolidare gli investimenti già realizzati nello stesso comune
langarolo negli anni scorsi con la costituzione di un polo viticolo di circa 15
ettari di superficie destinati alla produzione del grande brut metodo classico
piemontese, mentre per Malgrà si tratta di un fondamentale intervento di
ampliamento e di accorpamento dei vigneti già esistenti.
Terre Miroglio arriva così a disporre di circa 120 ettari di vigneti di proprietà, dislocati nelle più importanti aree vitivinicole del Piemonte: Langhe, Roero, Monferrato e Alta Langa.
“Da sempre la nostra famiglia lavora, crede e
investe sul territorio di questa parte del Piemonte, storicamente attraverso il
comparto tessile, e da oltre trent’anni con un impegno diretto e crescente nella
produzione di grandi vini” dichiara
Ivana Brignolo Miroglio, presidente di Terre Miroglio (foto a fianco) e coordinatrice, per il
Piemonte, dell’associazione nazionale “Donne del vino”:“Il nostro desiderio è ormai da tempo
quello di dedicare nuove energie al settore vitivinicolo, puntando sia a
tutelare e gestire con attenzione i vigneti - attraverso pratiche sostenibili e
rispettose degli equilibri dell’ecosistema – sia a realizzare nuovi impianti
nelle aree più vocate, in questo rafforzando sempre più la filosofia di
trasformare esclusivamente uve provenienti da appezzamenti di proprietà o in
ogni caso condotti direttamente”.
“Il
vigneto è l’elemento fondamentale perché è lì che ha origine la qualità del
vino - commenta Giovanni Minetti, Amministratore delegato di Terre Miroglio
-. Ma le nostre vigne
non rappresentano un patrimonio prezioso solo per la produzione vitivinicola.
Il riconoscimento Unesco pone
l’accento su come includano anche un grande valore culturale, storico e sociale
che ognuno di noi ha il dovere di custodire e valorizzare: rappresentano il
cuore verde di un territorio verso il quale nutriamo un’immensa gratitudine.
In questi anni
condizionati dal fenomeno del “riscaldamento globale” stiamo assistendo a una
serie di cambiamenti anche dal punto di vista della risposta della vite
all’esposizione al sole. Questo ci induce a fare valutazioni diverse da quelle
che venivano fatte prima del 2000. Alcuni versanti ritenuti in passato poco
adatti alla produzione di vini di qualità sono oggi rivalutati perché in grado
di produrre uva meno stressata, con un migliore rapporto tra acidità e zuccheri
e una buona maturazione di polifenoli e antociani.
La vera sfida per
noi produttori -prosegue Minetti - è oggi proprio quella di creare valore in
un contesto di sostenibilità, un
concetto che nasce come risposta al consumo irresponsabile di risorse naturali.
Produrre vino è
relativamente facile - conclude
Minetti -, mentre produrre un “grande”
vino è molto impegnativo, costoso, e richiede molta attenzione ai dettagli. Il
nostro metodo è quello di lavorare con passione e credere nel vino come
espressione creativa dell’uomo, è interpretare la materia prima che la natura
ci mette a disposizione facendo tesoro della tradizione”.
Scheda
I vigneti dell’Alta Langa
Conclusa nel mese di gennaio 2020,
l’acquisizione di terreni per circa 7 ettari a Cissone (CN), nella zona di
origine dell’Alta Langa DOCG, aumentain modo significativo la superficie
destinata alla produzione di Airali Brut e Airali PasDosè, le
etichette di Alta Langa di Tenuta Carretta. Il nuovo investimento consente di
costituire un polo viticolo di oltre 15 ettari vitati in un unico corpo.
I vigneti del Monferrato
I vigneti di proprietà nel Monferrato sono
dislocati per oltre il 90% nel comune di Nizza, mentre la parte rimanente ricade nel confinante comune di Mombaruzzo (AT), dove ha anche
sede la cantina Malgrà. Siamo nell’area di eccellenza per l’origine di grandi
vini a base barbera. Tre gli appezzamenti di maggior rilievo: Mora di Sassi per
la produzione del Nizza riserva, Gaiana per la produzione del Nizza. E Cugnexio
per la produzione del Moscato d’Asti. Con l’acquisizione di circa 12 ettari, di
cui 9 già vitati, tutti nel comune di Nizza Monferrato, Malgrà supera i 40
ettari di vigneto in proprietà.
I vigneti del
Roero
Il Roero è il territorio di Tenuta Carretta,
che qui ha la parte più rilevante del suo patrimonio. Si tratta di circa 40
ettari per lo più accorpati in un unico, magnifico appezzamento che si sviluppa
ad anfiteatro intorno alla cantina di Piobesi d’Alba. Le uve coltivate sono per
la gran parte arneis (per i Roero Arneis Cayega e Canorei), poi nebbiolo (per
il Roero Riserva Bric Paradiso), barbera (per il Barbera d’Alba Bric Quercia) e
favorita (il nome con cui nel Roero viene chiamato il vermentino). La natura
sabbiosa del suolo e il microclima di questa particolare area conferiscono ai
vini una grande eleganza e profumi intensi.
I vigneti delle
Langhe: il Barolo
Si tratta di quattro vigneti
per una superficie complessiva di 2,6 ettari, tutti nel Comune di Barolo e
tutti sulla prestigiosa collina di Cannubi: qui cresce l’uva destinata alla
produzione dei pregiati Barolo Cannubi e Barolo Cannubi Riserva.
Cannubi è una delle “menzioni
geografiche aggiuntive” più prestigiose della denominazione: qui il suolo,
l’esposizione al sole e le condizioni microclimatiche concorrono a creare
Barolo spesso memorabili. Le caratteristiche del suolo di Cannubi sono uniche,
unendo insieme le peculiarità del periodo tortoniano ed elveziano: sabbie
calcaree, argilla e limo in misura ideale per la produzione di vini di grande
struttura, profumati e freschi.
I
vigneti delle Langhe: il Barbaresco
Nel Comune di Treiso, in località
Sant’Alessandro, si trovano le vigne di Cascina Bordino: 6,5 ettari che
occupano un versante collinare dalle forti pendenze. I crinali di Cascina
Bordino producono uve nebbiolo destinate all’omonimo Barbaresco Riserva, un
vino che fa di eleganza e complessità i suoi caratteri distintivi. All’estremo
Nord del territorio comunale di Treiso, in località Garassino, si trovano i
vigneti di nebbiolo (3,7 ettari), che danno origine all’omonimo Barbaresco.
Garassino è una menzione geografica aggiuntiva di cui Tenuta Carretta ha di
fatto il monopolio, vinificandone in esclusiva tutte le uve.
I vigneti delle
Langhe: Nebbiolo d’Alba e Dolcetto d’Alba
Completano le proprietà di Tenuta Carretta i
vigneti in comune di Alba, parte ai confini con Treiso, in località Tavoleto (circa 10 ettari a nebbiolo,
dolcetto e moscato), e parte ai confini con Diano d’Alba, alla Cascina Palazzo,
in località Madonna di Como, dove ha origine il Dolcetto d’Alba Il Palazzo.
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