“Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita
di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un'automobile da corsa col
suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo...
un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della
Nike di Samotracia”; “Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il
volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure,
sul circuito della sua orbita”.
Sono due tra i primi articoli del Manifesto del Futurismo, scritto da Filippo Tommaso Marinetti e pubblicato in prima pagina su Le Figaro nel febbraio 1909.
Proprio in un filologico omaggio al binomio “Futurismo e automobile” sarà il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino a ospitare, giovedì 18 ottobre prossimo, la finale della terza edizione del concorso Miscelatore Record Nazionale organizzato da Cocchi con altre case storiche della liquoristica storica italiana.
La Gran Serata Futurista che eleggerà il Miscelatore Record Nazionale 2018 sarà per la prima volta nella storia della competizione aperta al pubblico e affiancherà a una giuria tecnica una giuria popolare, nell’intento di portare il Futurismo fuori dalle accademie, dalle biblioteche e direttamente nei Quisibeve (bar) e nei ritrovi ove si cerca sollievo alla fatica quotidiana.
“Un ‘Futurismo da bere’ - sottolinea Roberto Bava, amministratore delegato di Cocchi - che celebri l’abilità di rendere la Miscelazione Futurista fruibile e comprensibile a un pubblico ‘profano’: il miscelatore che meglio riuscirà in questo compito è quello che otterrà il titolo di Miscelatore Record Nazionale 2018”.
Il Miscelatore Record Nazionale 2018 sarà eletto tra i dieci Miscelatori futuristi più creativi, che avranno proposto la polibibita (cocktail) in grado si valorizzare al meglio questo stile decisamente italiano di miscelazione.
Ognuno dei finalisti avrà a propria disposizione una postazione dove preparerà la sua polibibita e che potrà personalizzare coerentemente con il tema della polibibita stessa: la creatività infatti è come sempre uno dei criteri di valutazione principali insieme alla tecnica e all’ottemperanza alle regole enunciate nel NeoManifesto della Miscelazione Futurista. Ogni polibibita dovrà dunque essere presentata in due versioni: una completa di decorazioni per la giuria tecnica e una più semplice e facilmente replicabile per essere degustata dalla giuria popolare.
Sono due tra i primi articoli del Manifesto del Futurismo, scritto da Filippo Tommaso Marinetti e pubblicato in prima pagina su Le Figaro nel febbraio 1909.
Proprio in un filologico omaggio al binomio “Futurismo e automobile” sarà il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino a ospitare, giovedì 18 ottobre prossimo, la finale della terza edizione del concorso Miscelatore Record Nazionale organizzato da Cocchi con altre case storiche della liquoristica storica italiana.
La Gran Serata Futurista che eleggerà il Miscelatore Record Nazionale 2018 sarà per la prima volta nella storia della competizione aperta al pubblico e affiancherà a una giuria tecnica una giuria popolare, nell’intento di portare il Futurismo fuori dalle accademie, dalle biblioteche e direttamente nei Quisibeve (bar) e nei ritrovi ove si cerca sollievo alla fatica quotidiana.
“Un ‘Futurismo da bere’ - sottolinea Roberto Bava, amministratore delegato di Cocchi - che celebri l’abilità di rendere la Miscelazione Futurista fruibile e comprensibile a un pubblico ‘profano’: il miscelatore che meglio riuscirà in questo compito è quello che otterrà il titolo di Miscelatore Record Nazionale 2018”.
Il Miscelatore Record Nazionale 2018 sarà eletto tra i dieci Miscelatori futuristi più creativi, che avranno proposto la polibibita (cocktail) in grado si valorizzare al meglio questo stile decisamente italiano di miscelazione.
Ognuno dei finalisti avrà a propria disposizione una postazione dove preparerà la sua polibibita e che potrà personalizzare coerentemente con il tema della polibibita stessa: la creatività infatti è come sempre uno dei criteri di valutazione principali insieme alla tecnica e all’ottemperanza alle regole enunciate nel NeoManifesto della Miscelazione Futurista. Ogni polibibita dovrà dunque essere presentata in due versioni: una completa di decorazioni per la giuria tecnica e una più semplice e facilmente replicabile per essere degustata dalla giuria popolare.
C’è tempo fino al 14 settembre per ideare e iscrivere la propria
polibibita al concorso.
TORINO FUTURISTA - Torino, che con le sue
architetture industriali e la sua cucina fu città d’elezione per il movimento
futurista, si conferma per il terzo anno conseuctivo capitale della
Miscelazione Futurista: “Il rinnovamento architettonico futurista, con il
suo carico iconoclastico, prese vita a Torino – dice Fulvio Piccinino,
barman ed esperto, autore del volume “La Miscelazione Futurista” -. La città
immaginata dai due geniali architetti futuristi Antonio Sant’Elia e Mario
Chiattone ebbe la sua applicazione con la Fiat Lingotto, la nuova via Roma e la
Torre Littoria che fu teatro anche dei primi voli, del primo circolo
aereonautico che vedeva fra i fondatori Cinzio Barosi, fervente futurista
autore della polibibita Avanvera. Ma la rivoluzione futurista a Torino si
realizzò sotto altre sembianze, quelle della Cucina, estesa anche al mondo del
bere, considerata da Marinetti come l’Ottava Arte”.
IL
PROGETTO - L’iniziativa della competizione, unica nel suo genere, prosegue
idealmente il progetto iniziato quattro anni fa con la pubblicazione del volume
La Miscelazione Futurista. Polibibite: la risposta autarchica italiana ai
cocktail degli anni Trenta (prima edizione 2014) a cura di Fulvio Piccinino,
inserito tra i 10 migliori libri di miscelazione al mondo al Tales of the
Cocktail di New Orleans e ristampato in un’edizione arricchita nel 2016. Alla
pubblicazione del volume si è affiancata un’intensa attività di seminari sulla
miscelazione futurista a partire dall’autunno 2014 in Italia e nel mondo.
I PARTNER - Al progetto futurista hanno preso parte in questi anni insieme a Cocchi anche Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega, Tassoni e Vecchia Romagna.
PRECEDENTI EDIZIONI - La competizione Miscelatore Record Nazionale è stata vinta nel 2016 da Cinzia Ferro (Estremadura Café di Verbania, polibibita “Svetta”) e nel 2017 da Elisa Favaron (Palazzo delle Misture di Bassano del Grappa, polibibita “La Sfacciata”).
Info, regolamento e iscrizioni: www.miscelazionefuturista.com
I PARTNER - Al progetto futurista hanno preso parte in questi anni insieme a Cocchi anche Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega, Tassoni e Vecchia Romagna.
PRECEDENTI EDIZIONI - La competizione Miscelatore Record Nazionale è stata vinta nel 2016 da Cinzia Ferro (Estremadura Café di Verbania, polibibita “Svetta”) e nel 2017 da Elisa Favaron (Palazzo delle Misture di Bassano del Grappa, polibibita “La Sfacciata”).
Info, regolamento e iscrizioni: www.miscelazionefuturista.com
Hashtag: #miscelatorerecord2018
#miscelazionefuturista #polibibite
Il MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO è uno
dei musei automotive più famosi al mondo. Custode di una collezione tra le più
rare e interessanti nel suo genere, con oltre 200 vetture originali di 80
marche diverse, il MAUTO è un viaggio lungo un secolo attraverso la storia
dell’automobile per raccontare la sua evoluzione da mezzo di trasporto a
oggetto di culto. Le automobili esposte, inserite nella spettacolare
contestualizzazione scenografica creata da Francois Confino, testimoniano gli
avvenimenti sportivi e sociali a cui hanno partecipato, come hanno sedotto il
grande pubblico e perché alcune di esse sono diventate parte integrante della
memoria collettiva del Novecento. Tra l’influenza dei movimenti artistici dello
scorso secolo, le grandi innovazioni tecnologiche e il futuro della mobilità, il
design è il filo conduttore che guida il visitatore attraverso le linee, gli
stili e gli uomini che ne hanno determinato i cambiamenti. FERVORE MECCANICO
DEL NOVECENTO è la sezione del percorso museale interamente dedicata al
Futurismo. Un’istallazione multimediale suggestiva restituisce la sensazione
del fervore meccanico che animava quegli anni e approfondisce la storia di uno
dei movimenti culturali più interessanti del 1900: sono gli stessi protagonisti
del Futurismo che si animano e raccontano il loro punto di vista, come in una
grande intervista. È uno dei rari momenti di connubio tra arte e industria:
sugli schermi corrono le immagini dei principali intellettuali futuristi che,
all’inizio del Novecento, elessero a simbolo del loro movimento - proteso verso
il futuro e la modernità - l’automobile, l’aeroplano, la motocicletta,
l’ebbrezza della velocità, il gusto del rischio e dell’azzardo. l’automobile
moderna prende forma: si delineano la meccanica e le forme della carrozzeria.
Ma soprattutto si dimenticano dubbi e diffidenze, eleggendo il progresso a
nuovo idolo, la velocità a elemento di bellezza.
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