Vito
Intini: “Assaggio tecnico, una delle skill richieste ai futuri Manager dell’Enoturismo”
Mondo delle Università e degli Assaggiatori sempre
più uniti verso l’obiettivo dell’alta formazione attorno al vino. Dopo aver
inaugurato a settembre SUMAV - Scuola
Universitaria per Maestri Assaggiatori di Vino, il primo percorso
accademico dedicato all’assaggio tecnico istituito presso l’Università degli
Studi di Torino, ONAV ha stretto una sinergia con Accademia Symposium, la Scuola di formazione agroalimentare in
Franciacorta.
Questa volta si tratta di un corso ITS in Smart Manager dell’Enoturismo che, a partire dal prossimo 30
novembre, intende formare 20 tecnici superiori per il controllo qualitativo, la
valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e
agro-industriali. Un biennio scolastico costruito anche in collaborazione con ONAV Organizzazione Nazionale Assaggiatori
di Vino, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Corsorzio Franciacorta, con l’obiettivo
di formare figure professionali in grado di apportare valore aggiunto allo
sviluppo locale, favorendo l’abbinamento tra conoscenza del vino, comunicazione
e innovazione, gestione turistica e cultura del territorio.
“Al termine
del diploma gli studenti otterranno l’attestato di Esperto Assaggiatore 2°
livello – spiega Vito Intini (nella foto),
presidente ONAV Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino – La nostra associazione svolgerà due corsi
completi, uno di primo e uno di secondo livello: i futuri Manager
dell’Enoturismo impareranno a degustare un vino, utilizzando tutti i sensi e
seguendo un’attenta analisi sensoriale per condividere le percezioni attraverso
un linguaggio appropriato. Assaggiare un vino significa entrare nel profondo
della storia e della cultura di un territorio, instaurare con esso un legame
emozionale che completa l’esperienza di conoscenza. Ma l’assaggio deve essere anche
rigoroso e tecnico per riuscire a trasmettere ai visitatori la giusta comprensione
del vino inteso come prodotto-filiera e tutela della qualità”.
Il corso nasce da un fabbisogno territoriale di
figure in grado di lavorare con professionalità e competenza nell’ambito del turismo del vino italiano, che sta
acquistando sempre più fama internazionale e che ha portato all’approvazione
del decreto sull’enoturismo a marzo 2019. Ogni anno oltre 14 milioni di turisti visitano le cantine italiane, generando
un valore economico che supera i 2,5
miliardi di euro. Un trend in costante crescita in tutta Italia, con
previsioni di grande sviluppo grazie allo strutturarsi di filiere dedicate e ad
eventi di grande affluenza, come le prossime olimpiadi Milano-Cortina. Ottenuto
il diploma, si potrà accedere alla laurea triennale proposta dalla Cattolica o
al mondo del lavoro.
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