Rocche
dei Manzoni, storica cantina di Monforte d’Alba, nota per il suo approccio
pionieristico capace di coniugare l’utilizzo di nuove tecnologie produttive
alla tradizione vinicola delle Langhe, continua a sperimentare introducendo
l’uso delle uova di cemento per l’affinamento dei suoi vini
Il
progetto è iniziato nel 2008, anno in cui Rodolfo Migliorini acquistò le prime
uova di cemento naturale destinandole alla produzione dei vini bianchi, come il
Langhe D.O.C. Chardonnay "L'Angelica". La particolare forma a
uovo è risultata fondamentale nella vinificazione di questa tipologia di vini
in quanto questa permette un rimestaggio naturale capace di ricreare un batonnage,
lieve e continuo, che consente alle fecce leggere e ai lieviti di rimanere in
costante sospensione, regalando ai vini grassezza, pulizia ed eleganza.
Già
dall’anno successivo alle prime sperimentazioni, nel 2009, l’uso delle uova di
cemento è stato esteso anche ai vini rossi dell’azienda. Grazie alla porosità
delle pareti di cemento i sentori che fanno seguito alle fasi di vinificazione
in legni nuovi di primo passaggio vanno ad armonizzarsi con gli aromi
varietali, non risultando mai predominanti.
“Oggi Rocche dei Manzoni possiede uova di
cemento con capacità che vanno dai 6 ai 15 hl e che vengono utilizzate per
l’affinamento del Nebbiolo, dei Barolo (Madonna Assunta, Vigna Cappella di
Santo Stefano, Vigna ‘D La Roul, Big ‘d Big, Rocche) e dei vini bianchi Langhe
Chardonnay Tataya e Langhe Chardonnay L’Angelica. – dichiara Rodolfo Migliorini, titolare
dell’azienda – Con
le uova di cemento abbiamo vini trovato la nostra chiave di volta per
ottenere vini ancora più eleganti. Grazie al loro impiego siamo riusciti
ad ottenere un alto livello di purezza sia nell’espressione del territorio che
dello stile aziendale”.
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