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venerdì 29 aprile 2016

"VINISSAGE". Pronti a puntare sulle produzioni naturali


 Gianfranco Torelli e Roberto Cabiale, vicepresidente e presidente di Coldiretti Asti
 

Ad Asti la rassegna dedicata al vino bio che vive un momento di espansione

Incremento record degli acquisti bio: il 70% degli italiani è disposto a spendere di più per i prodotti naturali. L'Italia detiene il record europeo di aziende agricole biologiche (sono 49 mila) che coltivano un milione di ettari.

 La Provincia di Asti nasce come provincia del vino ed è giusto che il suo capoluogo ospiti ogni anno la rassegna dei vini biologici”. Gianfranco Torelli, Vice Presidente di Coldiretti Asti e vignaiolo biologico, non ha dubbi sul percorso decennale di “Vinissage”, il mercato del vino biologico, biodinamico e naturale, presentato oggi a Torino e in programma il 28 e 29 maggio al Palazzo Enofila di Asti.

“Sicuramente la rassegna può ancora crescere, ma in questi dieci anni, noi vignaioli dell'Astigiano ci abbiamo sempre creduto ed è giusto proseguire con convinzione nella direzione intrapresa e cercare di implementare la manifestazione. Coldiretti crede e scommette sul futuro delle produzioni biologiche e su quelle naturali in generale, le cosiddette produzioni “senza”. Per il vitivinicolo, poi, gran parte di questo futuro si sta già delineando piuttosto chiaramente”.

Come non essere d'accordo con Torelli, analizzando dati e statistiche. Secondo l’ultimo rapporto “Coop”, la tendenza dei consumi di prodotti naturali è in forte ascesa, nonostante il sovraprezzo da pagare, il 70% degli italiani è disposto a pagare di più un alimento completamente naturale, il 65% per uno che garantisce l’assenza di Ogm, il 62% per un prodotto bio e il 60% per uno senza coloranti.

Gli acquisti di prodotti biologici confezionati fanno registrare un incremento record del 20 per cento, praticamente più di un italiano su 3, dichiara di acquistare cibi bio o naturali, in totale sono quindici milioni le persone che – sottolineano in Coldiretti - mettono nel carrello prodotti locali a chilometri zero.

D'altra parte, secondo un’analisi Coldiretti su dati Sinab, il nostro Paese conta 49.070 imprese biologiche, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente, con la superficie coltivata superiore al milione di ettari. L'Italia detiene il record europeo sul numero di agricoltori biologici, sono il 17% del totale, al secondo posto la Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e la Polonia (25.944, 10%).

Per il settore vitivinicolo, a quattro anni dall’emanazione del Reg. 203/2012, gli operatori  biologici non possono che essere soddisfatti per la grande crescita che questo segmento sta avendo, nel mondo, ma anche in Italia. L’export è il capofila, seguito da dettaglio specializzato bio, ristorazione, vendita diretta ed enoteche. A distanza segue la grande distribuzione organizzata nella quale, comunque, si registra un aumento del 70% delle vendite di vino negli ultimi 4 anni negli iper e supermercati.

Il Regolamento, ufficializzando la riconoscibilità con la dicitura “vino biologico” e l’eurofoglia, ha dato un grande impulso al settore, facendo chiarezza e differenziazione rispetto a generiche e talvolta ingannevoli menzioni in etichetta.

La crescita delle cantine e del vino bio sono specchio del deciso incremento anche del vigneto biologico Italia che oggi sfiora i 70.000 ettari.

“Una tendenza molto positiva – conclude Torelli – riscontrabile anche nell'Astigiano, che ci incoraggia e ci dice di essere sulla strada giusta. Speriamo che anche “Vinissage” possa seguire la parabola ascendente e consolidarsi come un appuntamento di rilievo”.

 
 Palazzo dell'Enofila ad Asti, sede della rassegna "Vinissage"

 
 
 
 

NIZZA È BARBERA 2016: INCONTRI, DEGUSTAZIONI E TANTI OSPITI - NIZZA MONFERRATO, 6 7 8 MAGGIO

 La presentazione del programma, con il gruppo degli organizzatori
 
NIZZA È BARBERA, L’ACCENTO SULLA COMUNICAZIONE DELLA “ROSSA”
DAL 6 ALL’8 MAGGIO TRE GIORNI DI FESTA, INCONTRI, DEGUSTAZIONI A NIZZA MONFERRATO. OSPITI PIERO SARDO, JONATHAN GEBSER, DAVIDE PANZIERI, MARIUCCIA FERRERO, GIANNI FABRIZIO, PAOLO MASSOBRIO, ROCCO MOLITERNI. GRAN FINALE CON NIZZA E PIZZA E IL PREMIO ASTESANA
Maggio si apre a tutta Barbera. Torna Nizza è Barbera, la manifestazione dedicata alla Barbera d’Asti docg, al Nizza docg e alla Barbera del Monferrato doc: dal 6 all’8 maggio Nizza Monferrato propone la sua tre giorni sulla rossa che in queste colline diventate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per la loro bellezza, offre il meglio di sé.
La manifestazione è organizzata da Comune di Nizza Monferrato e Enoteca Regionale di Nizza in collaborazione con Camera di Commercio di Asti, Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Astesana Strada del Vino.
Il programma è ricco e collaudato. E quest’anno si rinnova con nuovi spunti e alleanze all’insegna della comunicazione: ci sono oltre cinquanta produttori che presentano le loro etichette in un “Barbera Forum” sotto il Foro Boario, c’è il Festival internazionale del cibo di strada, c’è il Wine BARbera in piazza del Comune gestito dall’Associazione italiana sommelier, ci sono incontri, brindisi e, sabato sera, la Notte Bianca con musica e negozi aperti, e infine c’è Nizza e Pizza, dove la nuova docg incontra la vera pizza napoletana.
Tra le curiosità di questa edizione, che ha la direzione artistica di Pier Ottavio Daniele, l’Aperibarbera con una degustazione guidata di Barbere d’Asti segnalate nella Guida di Slow Wine 2016 in abbinamento ai Presidi Slow Food del Piemonte e gli Gnocchi al Maccàgn preparati dalla cuoca stellata Mariuccia Roggero Ferrero (venerdì 8 maggio dalle 18,30 ai Giardini di Palazzo Crova, sede dell’Enoteca Regionale).  
Domenica 8 maggio alle 16 il giornalista enogastronomo Paolo Massobrio condurrà un incontro dal titolo “Comunicare la Barbera d’Asti”. Dalle 19,30 il testimone passa a Rocco Moliterni, giornalista de La Stampa, che riceverà il Premio Astesana Francesco Cirio, il “re della pummarola” a cui la città di Nizza Monferrato diede i natali.
“Un bicchiere di Barbera – dice Flavio Pesce, sindaco di Nizza Monferrato – esprime bene quello spirito dell’accoglienza e dell’ospitalità che sta crescendo sulle nostre colline. Questi i nostri obiettivi: accogliere i turisti, farli mangiare e bere bene, ospitarli nelle bellezze del nostro paesaggio e lasciare in loro un ricordo meraviglioso”.
“L'edizione 2016 di Nizza è Barbera – aggiunge Mauro Damerio, presidente dell’Enoteca regionale del Nizza – sarà dedicata alla comunicazione della "rossa”. Oltre a saperlo fare, il vino bisogna raccontarlo nel modo giusto, per riuscire a valorizzarlo proponendolo a una platea di utenti nuovi e preparati”.
“La chiusura della manifestazione – spiega Pier Ottavio Daniele, direttore artistico – è dedicata a due grandi protagonisti di Nizza: Francesco Cirio, il Re della pummarola a180 anni dalla nascita, e il Nizza con la neonata docg. L’idea è di avvicinare pubblico nuovo al Nizza docg, accostando la neonata denominazione alla vera pizza napoletana della "scuola di Tramonti", che è icona di successo della semplicità gastronomica e candidata a Patrimonio dell’Umanità Unesco”.
Ecco nel dettaglio il programma di venerdì, sabato e domenica:
VENERDI 6 MAGGIO.  S’inizia alle 17,30, con l’inaugurazione e la presentazione ai sindaci dei Comuni fondatori dell’Enoteca regionale della nuova sala tecnica di degustazione di Palazzo Crova. Seguirà alle 18, la consegna del Premio Tullio Mussa, in memoria dell’indimenticato oste nicese che lanciò la Bottega del Vino La Signora in Rosso. Dalle 18,30, nei giardini Crova, Aperibarbera con degustazione guidata di Barbere d’Asti segnalate nella Guida di Slow Wine 2016 in abbinamento ai Presidi Slow Food del Piemonte e gli Gnocchi al Maccàgn preparati dalla cuoca stellata Mariuccia Roggero Ferrero. Partecipano Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Jonathan Gebser, Davide Panzieri e Pier Ottavio Daniele di Slow Wine. L’evento festeggia i 30 anni dell'associazione Slow Food. In collaborazione con la Vineria della Signora in Rosso. Posti limitati: quota di partecipazione 25 euro; prenotazione obbligatoria: 329 2284049. Dalle 18 a mezzanotte, è Festival internazionale del Cibo di Strada in piazza XX Settembre, promosso dal Slow Food Cesena e Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes. Musica con il dj Margiotta.
SABATO 7 MAGGIO. Alle 11, nei giardini di Palazzo Crova, degustazione guidata delle Barbere d'Asti Trebicchieri 2016 in abbinamento all’eccellenza dei salumi e formaggi dop e igp del Piemonte. Con la partecipazione di Gianni Fabrizio. In collaborazione con la Vineria della Signora in Rosso (su prenotazione 20 euro - 329 2284049). Dalle 16,30 alle 20, Barbera Forum nel Foro Boario di piazza Garibaldi, 50 produttori presentano le etichette di Nizza docg, Barbera d’Asti docg e Barbera del Monferrato doc. Assaggi a cura del Consorzio di tutela della Robiola di Roccaverano Dop e dell’Associazione produttori Salame Cotto Monferrato. Dalle 11 alle 24 prosegue in piazza XX Settembre il Festiva di cibi e cucine di strada. Dalle 17 Wine BARbera sotto il Campanon, la bella torre del municipio: in assaggio cento barbere selezionate dall’Associazione italiana sommelier. Dalle 19 nelle vie e piazze del centro storico di Nizza, Notte bianca con gastronomia, musica e negozi aperti. Musica con la Moonfrò Live Band.
DOMENICA 8 MAGGIO. Dalle 10,30 alle 20 si replica Barbera Forum nel Foro Boario di piazza Garibaldi. Alle 17,30 nella nuova sala degustazione a Palazzo Crova, degustazione e incontro con l'Associazione italiana sommelier, delegazione di Asti - Il mondo del sommelier: informazioni sui corsi e le attività didattiche a Nizza e in provincia di Asti. Posti limitati, su prenotazione +39 320 141 4335. Alle16 il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio conduce l’incontro “Comunicare la Barbera d’Asti”. Con la partecipazione di Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato e Mauro Damerio, presidente dell'Enoteca Regionale di Nizza Monferrato. Dalle 11 alle 20 mercatino del gusto nel centro storico con bancarelle degli artigiani dell’agroalimentare e proposte gastronomiche con i piatti della tradizione. Dalle 11 alle 21 proseguono il Wine BARbera e il Festival dei cibi e cucine di strada. Gran finale alle 19,30 con Nizza e Pizza - Il Nizza docg incontra la Pizza Napoletana: un abbinamento dedicato a Francesco Cirio in occasione del 180° anniversario della nascita dell’illustre nicese “Re della pummarola”. Evento con la partecipazione straordinaria di Rocco Moliterni, giornalista de La Stampa a cui andrà il Premio Astesana Francesco Cirio 2016. Interventi: “Il Nizza docg” con Gianni Bertolino presidente Associazione Produttori del Nizza, “La Pizza Napoletana candidata a patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco” con Lucilla Conte, rappresentante regionale per il Piemonte Comitato Giovani della Commissione Nazionale Unesco. La pizza secondo la “scuola dei pizzaioli di Tramonti” con Beppe Francese autore della Guida “Pizzerie d’Italia”. In collaborazione con la Trattoria del Campanòn. Posti limitati, su prenotazione: 15 euro; 329 2284049.
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giovedì 28 aprile 2016

MOSTRE, STORIA E CULTURA: L’ALTRO VOLTO DELL’ADUNATA ALPINA



DALL’8 AL 15 MAGGIO IL PALAZZO DELL’ENOFILA DI ASTI DIVENTA POLO CULTURALE. FOCUS SULLA FIGURA DELLA DONNA DURANTE LA GRANDE GUERRA, FOTOGRAFIE, FUMETTI, GIORNALI SATIRICI, MOTO D’EPOCA
Salvare le penne - iconografia e reperti tra amori e trincea” è il titolo di una delle mostre che saranno ospitate al Palazzo dell’Enofila nei giorni della 89ª Adunata Nazionale degli Alpini in programma dal 13 al 15 maggio ad Asti. L’Enofila,in corso Felice Cavallotti 45,si trasforma in un polo culturale: sarà inauguratodomenica 8 maggio alle 16.
La mostra “Salvare le penne nere” è articolata su due piani per una superficie di 1500 metri quadri e curata da DinoAloi con varie collaborazioni. Ha il Patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia.
L’esposizione, mostra di pace che parla di guerra con il dovuto distacco del tempo, è frutto di una ricerca condotta su giornali satirici del periodo bellico 1914/1918 italiani, inglesi, francesi e tedeschi. Saranno esposti in originale oltre un centinaio di questi fogli, spesso realizzati direttamente dalle armate, con taglio propagandistico e ironico.

“La mostra, sin dal titolo, vuole essere ironica – spiega il curatore Dino Aloi -.Salvare le penne infatti ha una triplice valenza che passa dal “portare a casa la pelle” al più esplicito “salvare coloro che hanno disegnato la guerra da testimoni” per arrivare al contestualizzato “salviamo tutto ciò che sono e hanno rappresentato gli alpini, un corpo amato e benvoluto da tutti”.
Particolare attenzione viene data alla figura della donna a livello internazionale durante il conflitto, analizzando i diversi ruoli, da quello di madre a quello di moglie, da quello della donna soldato a quello della donna al lavoro, senza dimenticare aspetti quali il doppio senso a sfondo sessuale di alcune vignette satiriche e quello dei profitti di guerra.
Di taglio storico e didattico, la mostra è composta da oltre 400 pezzi, tra preziosi cimeli, divise, moto d’epoca e disegni satirici, articolati in 15 sezioni.
 

La croce rossa nel disegno internazionale

Disegni satirici che vedono come soggetto il lavoro della Croce Rossa e delle crocerossine.

Gli alpini nella Grande Guerra

Una selezione di alcune tra le migliori tavole pubblicate sui giornali che testimoniano la grande vicinanza agli alpini.

Giuseppe Novello: la guerra è bella ma è scomoda

Alcune tavole del grande disegnatore estratte da uno dei suoi libri più crudi e dissacranti. Una sorta di memoria di guerra rappresentata da chi è stato sul fronte vestendo la divisa degli alpini, cogliendo nello stesso tempo gli aspetti divertenti e i drammi.
Oggetti e divise della prima guerra mondiale

Materiale proveniente da Enrico Trinchero (Museo dell’Alpino). Dai cappelli agli elmi dei soldati passando per lanterne, piccozze, pinze e altri oggetti tipici della trincea. Molto interessanti alcune casse: erano utilizzate sia per le munizioni che per vettovagliamenti, ma anche come scrittoi.

Paul Iribe: la danza macabra

Tavole realizzate dal grande artista francese molto attivo durante la prima guerra mondiale. Sodale con Jean Coteau con cui condivise l’esperienza del raffinatissimo giornale Le Mot, collaborò anche con Le Rire Rouge e con La Baïonnette da cui sono tratti questi disegni pubblicati nel numero speciale “La danza macabra”.

Adriana Bisi: la donna che disegnò la guerra

Nel momento in cui Mussolini abbandonò la direzione del giornale L’Avanti per fondare il suo Il Popolo d’Italia, sottotitolato sempre quotidiano socialista, chiamò tra gli altri a collaborare con le sue preziose vignette Adriana Bisi, importante pittrice del periodo e cugina di Umberto Boccioni, che fu tra i primi aderenti al manifesto futurista di Marinetti. Adriana Bisi è l’unica vignettista del periodo e al tempo si scrisse: “È così brava che sembra un uomo”. Davvero ancora lontana l’idea del femminismo.

Louis Raemaekers: la tragedia della guerra

Grande disegnatore e pittore di origine olandese fu protagonista con le sue splendide opere che girarono l’Europa per approdare poi negli Stati Uniti. Fu tra i più accesi autori nella ferma condanna dell’invasione del Belgio da parte della Germania, raccontando i fatti con realismo e grande senso del drammatico. Le sue opere conservano oggi immutata freschezza. Le immagini scelte sono sempre inerenti la figura della donna.

L’immagine della donna durante la Grande Guerra
130 immagini per raccontare come la donna fosse vista nei primi anni del Novecento. Articolata a sua volta in sottosezioni che mettono in parallelo momenti di vita quotidiana vissuti nelle varie città europee con grandi parallelismi e modus vivendi similari. Da osservare come la figura della donna soldato compaia solo in Inghilterra (oppure presa in giro dai disegnatori tedeschi) mentre in Francia si realizzino disegni delle donne al lavoro con orgoglio e fierezza nazionale.

Moto d’epoca
Curata dall’Associazione Alpini motociclisti e coordinata da Aldo Bergoglio, vengono presentate nella sezione 14 moto d’epoca che, partendo dalla grande guerra, arrivano sino al secondo dopoguerra. Tutte le moto sono corredate da una scheda che permette di apprezzarne la storia e le particolarità d’uso.

Omaggio alle penne dalle penne di artisti contemporanei
Un piccolo omaggio alle penne nere ricco di affetto con tavole di una ventina di artisti contemporanei selezionati tra cui Lido Contemori, Gianni, Chiostri, Marco De Angelis, Alessandro Palex Prevosto, Emilio Isca, Danilo Paparelli, Giuliano Rossetti e il fotografo Mario Di Lorenzo che propone alcuni set fotografici realizzati con personaggi minuscoli. Esilarante l’insieme delle opere, senza mai perdere di vista il ruolo determinante degli alpini raffigurati nelle missioni di pace e nelle operazioni legate a calamità naturali.

Rugantino: l’epica della propaganda durante la guerra

Trisettimanale romano inviato al fronte e molto letto in particolare dai soldati laziali. Rugantino assolve bene il compito di tenere alto il morale delle truppe pubblicando lettere e poesie dei soldati, articoli che cercano di fare il punto della situazione e grandi tavole che raccontano, secondo una logica epica e propagandista, le gesta eroiche dei nostri soldati al fronte. Grazie a questo giornale possiamo avere chiara una successione di fatti e di conquiste illustrate da bravi disegnatori che cercano di esprimere al meglio la situazione sui campi di battaglia.

Da Caporetto alla Vittoria: come nasce un fumetto storico

Uno straordinario fumetto realizzato appositamente per l’occasione della 89° Adunata di Asti. Scritto da Walter Riccio con le matite di Giulia Massaglia, la regia e le chine di Luigi Piccatto e la Consulenza storica di Aldo A. Mola, si narra la storia di un alpino con delicatezza e forza nello stesso tempo. Emozionante e avvolgente, il fumetto completo è messo in vendita nei giorni dell’Adunata mentre in mostra sono esposti i passaggi fondamentali che portano alla nascita di una storia a fumetti, partendo dallo storyboard e dallo studio di posizioni per arrivare al ripasso a china e alla colorazione. Sono comparate alcune tavole viste prima a matita e poi in definitiva soluzione.

In guerra con l’impero Ottomano

Una sezione per raccontare un aspetto meno conosciuto della guerra ovvero quello che riguarda l’Impero Ottomano. Molte sono le vignette francesi del periodo che danno bene l’idea che giornali come Charlie Hebdo non nascono per caso, ma sono figli di una cultura antica molto legata alla libertà di espressione che non teme di esprimere posizioni ideologiche talvolta molto ruvide, sempre connesse a sarcasmo e ironia. La propaganda legata al fatto delle nazioni in guerra inasprisce e accentua maggiormente questo aspetto.
Giornali in trincea

Una carrellata dei principali giornali satirici usciti durante il conflitto, dalle posizioni socialiste de L’Asino di Gabriele Galantara al giornale interventista Numero che ospita alcuni tra i maggiori disegnatori del momento come Golia, Tofano, Musini e Carlin. Molti i disegni tratti da fogli di trincea come La Tradotta, La Ghirba e la Giberna, affiancati da disegnatori dei tedeschi FliegendeBlätter e LustigeBlätter colto nei numeri di guerra. Per l’Inghilterra viene preso in considerazione Punch, tra i fogli di satira più conosciuti al mondo, mentre la Francia ha in evidenza giornali come Le Rire Rouge, La Baïonnette e le Mot. Autori indimenticabili come Scalarini, Brunelleschi e Sacchetti danno il loro importante contributo a queste riviste. Per la neutrale Spagna sono esposte tavole di Apa.

Documenti e foto provenienti dall’archivio del generale Stefano Lombardi

Fotografie a uso interno dell’esercito, fogli di comando e telegrammi personali fanno di questa sezioni una delle più interessanti a livello storico. I documenti rendono bene la dimensione dello stato di guerra vista in prima fila per via dell’incarico che ricopriva il generale.
Nell’ambito dell’esposizione l’attore Aldo Delaude leggerà alcune lettere dal fronte.

Altre mostre saranno inaugurate all’Enofila in occasione dell’Adunata degli Alpini: “Noi Alpini”, una mostra di fotografie con 170 immagini scattate a metà degli Anni Sessanta da Enzo Isaia, allora sottotenente e fotografo dilettante di 22 anni, che compongono un interessante ritratto della vita quotidiana degli Alpini. Si racconta l’esperienza dei giovani dal primo ingresso in caserma, passando per l’addestramento, i campi invernali ed estivi, il congedo e le Adunate Ana. La presentazione e le didascalie sono state curate da Giulio Bedeschi, autore di “Centomila gavette di ghiaccio”.
Sempre le fotografie di Isaia sono protagoniste di “Colori e sfumature di paesaggi monferrini Patrimonio dell’Umanità UNESCO”: 200 fotografie sui paesaggi del Monferrato. Nato a Pordenone, Isaia è specializzato nella fotografia pubblicitaria con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi e aerei – per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati. Ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su ritratto, reportage, architettura e paesaggio. Tra le sue mostre itineranti, Noi Alpini è quella che riscuote maggiori consensi: esposta in 23 città, ha avuto ben 80.000 visitatori.

E ancora la Mostra IFMS - Federazione internazionale dei soldati di montagna a cura della Commissione IFMS nazionale e allestita dalla Sezione Ana di Bergamo, e quella su Bozzetti, manifesti e medaglie dell’Adunata di Asti a cura di Renato Valentini.
Le mostre saranno visitabili fino a domenica 15 maggio con apertura dal 9 al 12 maggio al mattino con visite riservate alle scuolee, dal 13 al 15 maggio, con orario 9-23.

Altre info: 0141 531018, info@asti2016.it , www.asti2016.it

martedì 26 aprile 2016

ERNESTO BARBERO, L'ENOTECNICO DI CANELLI CHE INVENTO' L'AMARONE




Nell'immagine degli anni '70 (da sin.): Gaetano Bertani, Gilberto Formenti (direttore de quotidiano L'Arena di Verona), Ernesto Barbero, il direttore di Spiegel e sua moglie, l'addetto commerciale dell'ambasciata tedesca e Guglielmo Bertani

Nel numero 5-6 (maggio-giugno) 2015 della  rivista "Civiltà del Bere", con la quale ho avuto il piacere e l'onore di collaborare per anni, ho notato che l'Amarone, vino veneto tra più celebri  nel mondo , è una "creatura" dell'enologo Ernesto Barbero, originario come me  di Canelli,  dove nacque il 12 marzo 1933.
L'articolo del noto  giornalista Cesare Pillon, che considero tra i miei maestri, titola "Il barolista piemontese che inventò l'Amarone" e racconta la storia, penso poco conosciuta se non dagli addetti ai lavori,  di un personaggio che ha legato il suo nome ad un vino prestigioso, divenuto poi tra i protagonisti qualitativi dell'enologia italiana.

Ernesto Barbero oggi ha 83 anni, portati con disinvoltura e con la passione per lo sci che lo ha visto imporsi  anche di recente in parecchie competizioni master nelle principali località alpine.
Il 1° maggio 2014 l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito il titolo di Maestro del Lavoro, titolo di cui va giustamente fiero, come ricorda a Cesare Pillon che l'ha intervistato.
Diplomato nel 1953 all'Istituto tecnico agrario di Conegliano Veneto, Ernesto Barbero maturò  importanti esperienze già dal 1954 lavorando presso la storica azienda di Canelli Luigi Bosca & Figli (fondata nel 1831) che  all'epoca produceva già 3 milioni di bottiglie all'anno, vendute sia in Italia che all'estero e tra gli altri vini tradizionalmente invecchiava in botte il Barolo.
Nel 1960  Barbero venne chiamato da Guglielmo Bertani per avere un parere su una partita di vino  Recioto in grandi botti che  l'imprenditore veneto, a capo di un'azienda storica (1857) e molto importante già all'epoca,  considerava "venuto a male". Ernesto Barbero, come racconta  all'intervistatore, intuì  subito che quel vino era tutt'altro che andato a male.  ma al contrario  aveva grandi potenzialità.....

Bertani gli offrì un posto nella sua azienda, Barbero, da buon piemontese, ci pensò su per  qualche tempo e poi, dopo essersi consultato con i familiari ,  accettò l'offerta.
A fine 1960 lasciò la Luigi Bosca e nel febbraio del 1961 entrò nello staff tecnico della Bertani, dove è rimasto fino al 31 dicembre del 1989 al raggiungimento della pensione.  Da impiegato tecnico di 1a categoria nel frattempo era arrivato già dal 1973 a dirigente dell'azienda. 
Una bella storia di capacità e intuizione vincente, e  dopo non poche difficoltà iniziali per far "capire" questo  vino dalle caratteristiche inedite, che migliorava moltissimo stando a lungo in bottiglia, l'Amarone si impose  con grande successo nel mondo.
L'articolo racconta tutto nei dettagli e ne consiglio la lettura ai tanti  che amano i risvolti umani, oltre che tecnici,  che sempre  stanno dietro alla grandezza di un vino.
Ne allego la copia in quanto non ne ho trovato traccia sul web e vale senz'altro la pena di essere letto per intero da  chi segue storia ed evoluzione dei  grandi vini italiani.

Credo che per molti sarà anche una buona occasione per degustare un Amarone della Valpolicella, vino che un po' come il Barolo, è più consumato e diffuso nel mondo che in Italia e che personalmente ho avuto modo di apprezzare qualche volta nei miei giri "enoici" e alle fiere...senza sapere che l'aveva creato un mio compaesano.....

 

 
Una foto scattata  a fine 2015 all'Hotel  Salera di Asti, con Ernesto Barbero e Mirella Morra delegata  della sezione Onav di Asti che l'ha invitato  per parlare di Amarone e guidare la degustazione di qualche etichetta prestigiosa di questo vino

 


 

venerdì 22 aprile 2016

L’UVALINO, VINO RARO DELL’ANTICO PIEMONTE


 Mariuccia Borio con il noto grafico  Giacomo Bersanetti
 

COSTIGLIOLE D’ASTI, CASCINA CASTLET RINNOVA L’ETICHETTA DI UCELINE CON LA FIRMA DI GIACOMO BERSANETTI

In quelle 5 mila bottiglie c’è la volontà di custodire un vitigno oramai raro ma un tempo assai diffuso tra i filari dell’Astesana, in Piemonte. Da anni Cascina Castlèt, azienda agricola di Costigliole, crede e finanzia la ricerca universitaria per custodire e tramandare la coltivazione di Uvalino sulle colline di Costigliole d'Asti. Ora rinnova l’immagine della bottiglia Uceline con un cambio di etichetta.
Compito affidato a Giacomo Bersanetti, SgaWine Design, che ha firmato tutte le etichette dell’azienda. 

Finora l’uvalino è stato un progetto sperimentale e anche il packaging era provvisorio – spiega la produttrice Mariuccia Borioadesso Uceline esce dalla fase esperimento e deve avere l’abito giusto per raccontarsi e raccontare la sua storia e il suo paesaggio”.

La nuova immagine della bottiglia, realizzata tramite serigrafia diretta su vetro, scaturisce direttamente dal nome del vino. Il colore è un giallo terra, quello delle sabbie astesanedove cresce l’uvalino. Il nome del vino non è scelto a caso: gli acini, essendo gli ultimi a maturare e a essere raccolti nel tardo autunno, vengono becchettati dagli uccellini. Da qui il nome Uceline.

Si tratta di un’idea semplice e memorizzabile – spiega Giacomo Bersanettiper rendere la bottiglia di Uceline distintiva e molto comunicativa attraverso una soluzione un po’ surreale, abbiamo animato le lettere del nome, simulando il volo di un piccolo stormo di uccelli”.

L’Uceline è un vino che deve essere apprezzato con qualche anno d’età: è appena uscita di cantina l’annata 2011.

LA STORIA DELL’UVALINO.  Era la bottiglia più preziosa da regalare al dottore, al podestà, al farmacista e al prete: un vino di lusso per far bella figura.Poco di scritto è rimasto su questo vino, ma le testimonianze orali permettono di attestare la sua presenza in Piemonte almeno dagli ultimi anni dell’Ottocento.Da quell’epoca, risulta diffuso in tutta l’Astesana meridionale, con il cuore nella zona di Costigliole d’Asti.Si può dire che fino a una cinquantina d’anni fa in tale area non esistesse azienda agricola, per quanto piccola, che non destinasse all’Uvalino almeno un paio di filari dei propri vigneti. Le caratteristiche varietali dell’uva in questione portano a escludere che si tratti di un vitigno “forestiero” importato e acclimatato in tempi recenti, o comunque nel corso dell’Ottocento.Veniva utilizzato in purezza e passito soltanto dalle famiglie più illustri e abbienti, e si connotava così con un segno di distinzione.Avere qualche bottiglia di Uvalino in casa era un segno di benessere, oggi diremmo uno status symbol.

L’AZIENDA. Cascina Castlèt ha 30 ettari di vigna. I vitigni coltivati sono: Barbera, Moscato, una piccola parte di Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Uvalino. Da anni Mariuccia Borio crede e scommette sulla terra e sulla ricerca, prima sui passiti, poi sull’Uvalino, un’uva antica e rara. I vini vengono bevuti in 15 Paesi esteri: l’export rappresenta l'80% della produzione. L’azienda produce energia pulita con un impianto fotovoltaico e utilizza un moderno impianto di fitodepurazione naturale delle acque reflue di cantina.

ORLANDO PECCHENINO NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI TUTELA DEL BAROLO BARBARESCO ALBA LANGHE E DOGLIANI

 
 Orlando Pecchenino
Orlando Pecchenino è il nuovo presidente del Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Un’elezione nel segno della continuità: Pecchenino prende il testimone di Pietro Ratti (Cantina Renato Ratti), di cui è stato per tre anni vice presidente insieme ad Aldo Vacca, direttore della Produttori Barbaresco. Viticoltore di Dogliani, 54 anni, il nuovo presidente del Consorzio è chiamato a guidare un Consorzio con oltre 500 aziende vitivinicole associate che rappresentano un territorio di circa 9 mila ettari di vigneti, in gran parte riconosciuti Patrimonio dell’Umanità Unesco, e una produzione di oltre 60 milioni di bottiglie.
Pecchenino è anche l’espressione di un territorio e di una denominazione, il Dogliani: “La mia elezione – dice il neo presidente – è insieme continuità con il lavoro svolto finora da Pietro Ratti e volontà di far crescere tutte le Langhe. Tutela massima al Barolo e al Barbaresco che, grazie alle capacità e professionalità dei produttori, hanno fatto grande questo territorio e grande attenzione allo sviluppo e alla crescita degli altri vini”.
A breve sarà nominato il Consiglio di amministrazione che resterà in carica fino alla primavera 2019.
Tra gli impegni del nuovo presidente, già in programma l’edizione numero tre di Grandi Langhe Docg, che si svolgerà da 2 al 4 aprile 2017. L’evento richiamerà in Langa, Roero e Dogliani centinaia di buyer e operatori professionali da tutto il mondo.
 
Il Consorzio in numeri:
508 aziende vitivinicole associate
9 mila ettari di vigneti
60 milioni di bottiglie
441.398 ettolitri di vino la produzione della vendemmia 2015
10 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba)

martedì 19 aprile 2016

MARE&MOSTO-LE VIGNE SOSPESE IL MONDO DEL VINO E DELL'OLIO LIGURE A SESTRI LEVANTE



 

L’evento del vino ligure, targato, AIS in programma 8 e 9 maggio 2016 all’ex Convento dell’Annunziata

AIS Liguria, Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova e con la collaborazione dell’Enoteca Regionale della Liguria, organizzano la 2°edizione di Mare&Mosto – Le Vigne Sospese”.
L’evento prevede la partecipazione di oltre 70 produttori di vino liguri e la presenza, quali ospiti extra regionali, di una rappresentanza di produttori del Consorzio del Soave.
Così come nell'edizione di esordio il centro congressuale dell'ex Convento dell'Annunziata si animerà di espositori con i relativi banchi di assaggio, ospiti e tanti visitatori pronti a scoprire l'eccellenza delle produzioni vinicole ed olearie regionali. Infatti sarà elemento caratterizzante di questa edizione, l'ampliamento dell'area dedicata all'olio, con il coinvolgimento del Consorzio Olio DOP Riviera Ligure e la presenza di importanti relatori, come Luigi Caricato di Olio Officina. Un'iniziativa che rappresenta l'inizio di un percorso destinato a rafforzare le sinergie tra i comparti vitivinicoli ed oleari. Il programma si prefigge una doppia valenza, sia per il pubblico che per gli espositori, infatti la giornata di domenica sarà principalmente dedicata ai visitatori appassionati di enogastronomia, con un richiamo dedicato alla convivialità, sebbene siano previsti alcuni laboratori di approfondimento sensoriale per i più attenti ed esigenti tra i presenti.
Sono inoltre previsti numerosi eventi legati alla cucina territoriale ed alle tipicità regionali. Uno spazio particolare sarà dedicato al pesto, con Roberto Panizza patron del Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Il lunedì invece sarà rivolto anche agli addetti ai lavori, con workshop tematici e tavole rotonde sui più recenti aggiornamenti normativi e sulle novità tecniche del comparto, con ospiti di assoluta rilevanza, buyer e media di settore.
Per offrire ai produttori un momento di arricchimento culturale ed una panoramica sulle soluzioni tecnologiche più avanzate, saranno ospiti aziende all’avanguardia che presenteranno prodotti e servizi innovativi, con dimostrazioni dal vivo e spazi riservati. Tra questi l’azienda trevigiana Garbellotto, con la sua produzione di botti.
Ingresso a €15,00 (€10,00 soci AIS) con accesso ai banchi di degustazione e set da degustazione.
Programma completo, prenotazioni e tutte le info sui siti:

www.365magazine.it    www.aisliguria.it

 

 

sabato 16 aprile 2016

40 anni di VINUM - Alba, 23-24-25 Aprile | 30 aprile- 1° Maggio 2016


 
40 anni di VINUM

 40a Fiera Nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato

Degustazioni, incontri, workshop. Street food made in Langa, aperitivi a tema, visite guidate e musei aperti. E ancora, appuntamenti con le eccellenze enogastronomiche del territorio, eventi sportivi e tanta musica. Ma, soprattutto, i grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato: tutti in un solo luogo, per due intensi weekend di assaggi, scoperte enoiche ed emozioni.


Vinum compie quarant’anni e si prepara ad invadere la città di Alba il 23, 24 e 25 aprile e, nuovamente, il 30 aprile e il 1° Maggio 2016. La Fiera Nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato trasforma la capitale del Tartufo Bianco in una grande enoteca dove i profumi dei vini incontrano i gusti e i sapori delle eccellenze piemontesi in una golosissima festa che coinvolge tutta la città e il territorio.

Vinum è la più importante manifestazione enoica della primavera piemontese, un’occasione unica per scoprire la capitale delle Langhe e il suo straordinario patrimonio collinare – inserito all’interno della World Heritage List dell’Unesco – a partire dalle sue produzioni d’eccellenza. Durante Vinum, le piazze della città di Alba diventano banchi d’assaggio dedicati alla degustazione delle principali tipologie di vini prodotte nella zona: il Barolo, il Barbaresco, il Dolcetto, il Moscato, il Roero Arneis e il Roero, i vini del Monferrato e i bianchi delle Langhe. Ogni piazza è titolata ad un vino o a un gruppo di vini, a cui viene abbinato, in un trionfo di sapori locali, lo STREET FOOD ËD LANGA®, il cibo di strada preparato secondo le ricette dell’antica tradizione culinaria langarola.

Per approfondire la conoscenza di vini ed eccellenze piemontesi, Vinum organizza alcuni workshop (acquistabili anche online) dedicati ai più curiosi: si tratta delle degustazioni I GRANDI TERROIR DI LANGHE, ROERO E MONFERRATO a cura dell’enologo e giornalista Lorenzo Tablino (tutti i giorni di Vinum alle 17.30 presso il Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di piazza Medford), e i laboratori FORMAGGI E I VINI DEL TERRITORIO, con degustazioni curate dall’ONAF (tutti i giorni della manifestazione dalle 11.45, sempre al Palazzo Mostre e Congressi).

Vinum non è soltanto un’occasione per scoprire i migliori nettari d’Italia, ma una festa di territorio. La manifestazione si inserisce all’interno della Primavera di Alba, che colora di appuntamenti la città, da marzo fino a luglio, aprendo le porte del sistema museale albese che comprende la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di San Domenico, il Centro Studi Beppe Fenoglio, il Museo Diocesano e il Museo Civico archeologico e di scienze naturali F. Eusebio di Alba.

Inoltre, acquistando il carnet di Vinum, attraverso il quale è possibile effettuare le degustazioni nei punti indicati, si riceveranno sconti e ingressi omaggio ai principali musei e attrazioni turistiche di Alba e dintorni, validi fino a domenica 8 maggio: il Wimu, il Museo del Vino di Barolo, il Museo dei Cavatappi, sempre a Barolo, il Museo delle Langhe di Grinzane Cavour, il Museo F. Eusebio di Alba. A coloro che presenteranno il carnet di Vinum prima della visita alla Torre di Barbaresco, ubicata nell’omonimo comune, verrà omaggiato un calice di Barbaresco.

Il carnet di Vinum è acquistabile in loco, oppure online su Ciaotickets. Chi compra via digitale avrà uno sconto di 5 euro sul prezzo del carnet. Inoltre, sono disponibili sconti per chi acquista i pacchetti carnet + partecipazione ai workshop.

«Quest’anno la Fiera Nazionale Vinum compie 40 anni», racconta la Presidente dell'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena. «Un traguardo che abbiamo voluto celebrare con una manifestazione ricca di eventi. Grazie ai banchi d’assaggio, allo Street Food ëd Langa e agli approfondimenti su vino e eccellenze piemontesi abbiamo reso la manifestazione capillare e diffusa su tutto il centro storico di Alba, che si trasforma in una grande enoteca a cielo aperto con animazioni, musica e artisti di strada. Attraverso Vinum Bimbi abbiamo voluto rispondere alle necessità dei turisti che viaggiano con le famiglie, dedicando loro uno spazio dove si incontrano gioco ed educazione. Vinum è l’occasione perfetta per conoscere il nostro territorio. Le degustazioni si uniscono al piacere della cultura e della scoperta, con ingressi omaggio e agevolazioni ai principali musei e attrazioni turistiche delle nostre colline, da Barbaresco a Barolo, passando per Grinzane Cavour, tutte aree riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco».

LE DEGUSTAZIONI

Le principali piazze della città di Alba sono dedicate alle degustazioni di vino curate dall’AIS, l’Associazione Italiana Sommelier (banchi aperti dalle 10.30 alle 20.00).

PIAZZA RISORGIMENTO – IL ROERO e I PRODUTTORI DI ALBA

Piazza Risorgimento accoglie le etichette di Roero Arneis Docg e di Roero Docg, in collaborazione con il Consorzio Tutela Roero. Il Roero Arneis Docg (bianco da uve arneis) e il Roero Docg (rosso da uve nebbiolo) sono i più importanti e prestigiosi vini del Roero, le colline che si snodano sulla riva sinistra del Tanaro, il fiume che le divide dalle Langhe.

Nello stesso luogo è possibile degustare i vini della neonata Associazione Cantine di Alba, l’associazione che raggruppa i produttori con sede all’interno del Comune della capitale delle Langhe.

CORTILE DELLA MADDALENA – IL DOLCETTO

Nel Cortile della Maddalena protagonista è il Dolcetto, storico vino della tavola piemontese, coltivato in moltissime aree delle Langhe. Le degustazioni sono in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, la Bottega del Vino di Dogliani, i Produttori di Montelupo Albese e Rodello e la Cantina Comunale i Sörì di Diano.

PIAZZA MICHELE FERRERO – IL MOSCATO, LA NOCCIOLA e LA GRAPPA

Piazza Michele Ferrero è dedicata allo straordinario abbinamento Moscato d’Asti Docg e Nocciola Piemonte IGP. Le etichette di Moscato d’Asti Docg, che vantano centinaia di piccoli produttori in una zona ricca di fascino tra le provincie di Cuneo, Asti e Alessandria, sono presentate dai Produttori Moscato d'Asti Associati; mentre gli assaggi di Nocciola Piemonte IGP sono curati in collaborazione con la Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa. In piazza Ferrero è presente anche l’Istituto Grappa Piemonte con degustazioni di grappa e distillati.

PIAZZA GARIBALDI – IL MONFERRATO

Piazza Garibaldi ospita i vini del Monferrato, prestigiosa area vitivinicola inserita nella lista dei siti patrimonio dell'Umanità dell’UNESCO, divisa tra le province di Asti e di Alessandria. Il Monferrato, tra splendidi paesaggi, castelli, villaggi ricchi di storia e fascino, nonché artigiani della gastronomia e della ristorazione, è la culla di un’enologia di pregio, affidata ai suoi molti vitigni autoctoni. Qui è possibile degustare: Barbera d’Asti Superiore DOCG, Ruchè DOCG, Piemonte Barbera DOC, Monferrato Dolcetto DOC, Malvasia DOC, Piemonte Chardonnay DOC, Grignolino d’Asti DOC, Freisa d’Asti DOC, Monferrato Rosso DOC, Piemonte Sauvignon DOC, Piemonte Pinot Chardonnay Brut DOC, Cortese Alto Monferrato DOC. Degustazioni organizzate in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei vini d’Asti e del Monferrato.

In piazza Garibaldi è presente l’Isola dei Formaggi, in collaborazione con l’ONAF.

PALAZZO MOSTRE E CONGRESSI “G. MORRA” -  GRANDI ROSSI DELLE LANGHE

All’interno del Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di Piazza Medford si degustano i Grandi Rossi delle Langhe tra cui spiccano il Barolo Docg e il Barbaresco Docg.  Le Langhe sono un vasto territorio collinare che si snoda sulla destra orografica del Tanaro, dove, da secoli, si trovano antichi vitigni di grandissimo pregio. Si possono degustare: Barolo DOCG, Barbaresco DOCG, Dogliani DOCG Superiore, Diano d’Alba DOCG Superiore, Alba DOC, Barbera d’Alba DOC, Langhe Freisa DOC, Langhe Nebbiolo DOC, Nebbiolo d’Alba DOC e Verduno Pelaverga DOC. Le degustazioni dei Grandi Rossi delle Langhe sono in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.

 

PIAZZA MEDFORD – I BIANCHI DELLE LANGHE

Nella piazza antistante il Palazzo Mostre e Congressi è allestito il banco d’assaggio dei vini bianchi prodotti nelle Langhe. Vini che, ottenuti a partire da diversi vitigni a bacca bianca, vengono riconosciuti sotto la Denominazione di Origine «Langhe», perché qui coltivati e vinificati secondo alti standard qualitativi. Si possono degustare: Langhe Chardonnay DOC, Langhe Bianco DOC, Langhe Favorita DOC, Langhe Sauvignon DOC e Langhe Nascetta DOC.

BAR DI ALBA – APERITIVI CON L’ALTA LANGA DOCG

Presso i bar della città che aderiscono all'iniziativa, a prezzi convenzionati, tornano gli APERITIVI DI VINUM con calici di Alta Langa Docg, il prestigioso Metodo Classico ottenuto sulle colline dell’Alta Langa da uve chardonnay e pinot nero. Gli aperitivi di Vinum sono organizzati dall’Associazione Commercianti Albesi in collaborazione con il Consorzio Alta Langa Metodo Classico.

 

COME SI DEGUSTA

L’ingresso a Vinum è gratuito, con la possibilità di acquistare un carnet degustazione che dà diritto a 15 degustazioni da utilizzare in tutte le piazze della città. Vengono inoltre forniti calice e taschina porta-bicchiere. Il carnet dà diritto a uno sconto di € 2 sugli APERITIVI DI VINUM con l’Alta Langa Metodo Classico e agevolazioni sugli ingressi al WiMu Museo del Vino e al Museo dei Cavatappi di Barolo, al Museo delle Langhe di Grinzane Cavour, al Museo Civico archeologico e di scienze naturali “F. Eusebio” di Alba. A coloro che presenteranno il carnet di Vinum prima della visita alla Torre di Barbaresco, ubicata nell’omonimo comune, verrà omaggiato un calice di Barbaresco.

Sono anche disponibili altre soluzioni di acquisto di degustazione (coupon da 4 e 5 degustazioni, oltre che convenzioni per i soci AIS, Go Wine, ONAV, Slow Food, ONAF e tutti i Consorzi aderenti a Vinum). Il carnet di Vinum è acquistabile direttamente in loco, oppure online su Ciaotickets. Chi compra il carnet via digitale avrà uno sconto di 5 euro. Inoltre, saranno disponibili sconti per chi acquista il pacchetto carnet + workshop. Per maggiori informazioni www.vinumalba.com.

I WORKSHOP

Il Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di Piazza Medford è dedicato a workshop e approfondimenti:

- Degustazioni dei FORMAGGI E I VINI DEL TERRITORIO, curate dall’ONAF. Tutti i giorni dalle 11.45

- Degustazioni guidate I GRANDI TERROIR DI LANGHE, ROERO E MONFERRATO, con l’enologo Lorenzo Tablino. Tutti i giorni alle 17.30.


STREET FOOD ËD LANGA®

 

In abbinamento ai vini del territorio, ogni piazza di Vinum presenta lo Street Food ëd Langa®: cibo di strada di qualità ricco di storia e tradizione langarola da scoprire in uno sfizioso itinerario gastronomico.  Lo Street Food ëd Langa® è organizzato in collaborazione con la Giostra delle Cento Torri, l’Associazione Macellai Albesi, il Consorzio Promozione e Tutela Pan ëd Langa e l’Accademia Alberghiera di Alba.

 
ALTRI APPUNTAMENTI

L’isola dei formaggi DOP del Piemonte

L’isola dei formaggi, in Piazza Garibaldi, è la grande vetrina della produzione casearia piemontese. L’isola è stata creata in collaborazione con l'ONAF, Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio, una delle principali associazioni di promozione e studio dei formaggi di qualità.

 Mercato della Terra

Per gli appassionati del km 0 e dei prodotti agricoli di alta qualità il Mercato della Terra di Alba è un piccolo scrigno di leccornie. La manifestazione, realizzata in collaborazione con il Comune e la condotta Slow Food di Alba, vuole avvicinare i consumatori ai produttori per sensibilizzare alla filosofia del “buono, pulito e giusto”. Il mercato si svolge in piazza Pertinace (anche chiamata San Giovanni), nel centro storico di Alba.

Piemonte On Wine

Un servizio gratuito, presso l’ATL Langhe Roero, attivo 7 giorni su 7, tutto l’anno, rivolto agli enoturisti interessati a visitare le aziende vinicole del territorio, degustare e acquistare vini direttamente dal produttore. Il Centro Servizi per l’Enoturista offre informazioni su eventi legati al mondo del vino, con un database online e con la possibilità di effettuare prenotazioni di visite in numerose cantine di Langhe, Roero e Astigiano.

 Alba Sotterranea

Il Museo Civico archeologico e di scienze naturali “F. Eusebio” organizza tour alla scoperta delle radici sotterranee della città in compagnia di un archeologo professionista, con visite all’antico tempio, al teatro e al foro di epoca romana, il primo fonte battesimale e le torri medievali scomparse. Tutti i giorni di Vinum dalle ore 10.30 fino alle 18.00. Info su www.ambientecultura.it

  Il tempo del vigneto (tutti i giorni di Vinum)

Il tempo del vigneto è la celebre mostra fotografica con cui Enzo Massa, da alcuni anni, racconta la coltivazione della vite nei territori di Langhe Roero e Monferrato, recentemente inseriti all’interno del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Una struggente selezione di immagini che svelano la bellezza paesaggistica e umana della gente di collina, la fatica e la dedizione al vino di un’intera comunità. Il tempo del vigneto è un viaggio sentimentale tra ricordi e natura, uomini e storie, uniti dalla fatica e dalla passione per la terra. La mostra è visitabile tutti i giorni di Vinum secondo gli orari della manifestazione, presso il Palazzo Mostre e Congressi di Piazza Medford.

 
VINCI 40 BOTTIGLIE DI VINO DI LANGHE E ROERO!

Quaranta anni di Vinum, quaranta bottiglie in palio! Per festeggiare il suo 40^ compleanno, Vinum lancia un concorso fotografico su Instagram. Scatta una o più foto legate al vino e alla viticoltura nel territorio di Langhe, Roero e Monferrato nel periodo primaverile, oppure foto e immagini legate alla 40^ edizione di Vinum Alba. Condividile su Instagram con l’hashtag #vinumalba! La foto più bella verrà premiata con 40 bottiglie di vino di Langhe e Roero! Il contest termina il 2 maggio.

 

Maggiori informazioni  e tutti gli eventi previsti sul sito: www.vinumalba.com

 

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 Nella foto da sinistra: MARCO SCUDERI, vicepresidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, LILIANA ALLENA, presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba e LUCA SENSIBILE, consigliere dell'Ente Fiera durante la presentazione di VINUM  al recente VinItaly a Verona