Intrigante storia a fumetti, dedicata ad un grande della pittura mondiale, che ebbe una vita sfortunata e breve
Di libri dedicati ad un genio della pittura come Van Gogh ne sono stati realizzati moltissimi nei decenni.
Un artista che ha rivoluzionato la storia della pittura, influenzandone in modo importante i cambiamenti nella seconda metà dell'Ottocento e nel secolo successivo, in vita non venne in pratica mai considerato dalla critica e dal pubblico rimanendo confinato in una sorta di limbo esistenziale, in un percorso di vita travagliato che oggi è noto, ma oggetto di analisi spesso controverse.
Solo dopo parecchi anni dalla sua morte Van Gogh entrò a far parte, meritatamente, dei protagonisti della storia della pittura e da tempo è uno degli autori storicizzati più noti e quotati a livello mondiale.
Armando Brignolo, giornalista di lungo corso de "La Stampa" redazione di Asti, per cui cura in particolare la recensione delle mostre e segue le attività delle tante associazioni dal culturale al sociale, ha da sempre due grandi passioni: il Jazz e l'Arte.
Al suo attivo ha ben 19 pubblicazioni su questi argomenti e sul territorio dell'astigiano al quale è particolarmente legato. Ammiratore del personaggio e dell'opera di Van Gogh. Brignolo ha scritto una sceneggiatura da sottoporre all'amico Gino Vercelli, fumettista di rango e molto noto a livello nazionale per l'attività costante nel team della Sergio Bonelli Editore, leader nel settore che si avvale di "matite" di alto livello come la sua.
Vercelli approva in pochi giorni il progetto e si mette subito all'opera per realizzare i numerosi disegni che corredano la bella pubblicazione, 200 pagine da leggere e ammirare "in un fiato", perché la storia è avvincente e regala a chi la scopre un'immagine più "umana" che artistica di Van Gogh, mettendo a nudo il personaggio e la sua esistenza sfortunata e senza affetti, più che puntare sull'aspetto della pazzia vera o presunta sulla quale molti biografi dell'artista ed "esperti" vari indulsero parecchio e probabilmente in modo non sempre del tutto corretto.
Un ricco apparato documentale, inserito a fianco delle tavole disegnate, offre notizie sicuramente interessanti e spesso poco conosciute sulla personalità di Van Gogh e sulla sua vita
Un ricco apparato documentale, inserito a fianco delle tavole disegnate, offre notizie sicuramente interessanti e spesso poco conosciute sulla personalità di Van Gogh e sulla sua vita
Armando Brignolo ha "scavato" nella personalità del protagonista, grazie anche alle sue attente ricerche storiche sull'argomento, precisando tra l'altro, che contrariamente a quanto molti credono la famiglia non fu affatto vicina all'artista, ma anzi ne determinò di fatto l'esistenza tribolata.
Tramite i disegni molto belli di Gino Vercelli, la storia narrata diventa appassionante, fino all'epilogo che Brignolo (e non solo lui) considera quello reale della morte di Van Gogh: il pittore non si uccise, ma fu vittima di un delitto.
Un libro di grande interesse, per scritti e immagini, stampato con cura da Daniela Piazza, in un grande formato che valorizza ulteriormente gli ottimi disegni di Vercelli.
«Van Gogh, ipotesi di un delitto» autori. Armando Brignolo e Gino Vercelli
200 pagine, 23 euro Formato cm. 23,5x28
http://www.danielapiazzaeditore.com/Armando Brignolo e Gino Vercelli firmano autografi durante la presentazione del libro presso il Comune di Asti |
Il folto pubblico che ha partecipato alla presentazione ad Asti |
Alcune delle tavole del libro, disegnate da Gino Vercelli |
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