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domenica 10 aprile 2016

Personale di Filippo Biagioli - Casa d'Arte a Vercelli dal 16 aprile al 22 maggio


 

Sabato 16 aprile alle ore 18,00 presso lo spazio espositivo della Casa d’Arte in via Vibio Crispo a Vercelli sarà inaugurata la personale di Filippo Biagioli “tra stupore e innovazione”

 
Il titolo della mostra vercellese  penso  sintetizzi perfettamente l'attività di un artista che ho il piacere di conoscere personalmente  da anni e che seguo amichevolmente apprezzandone da sempre la simpatia, la modestia e la grande volontà di rinnovare continuamente la sua ricerca. Filippo utilizza fin dal suo esordio ancora giovanissimo,   varie forme espressive e molti materiali di supporto alla sua indubbia creatività ed ha raggiunto in breve tempo una buona notorietà a livello nazionale ed anche all'estero. Cura con attenzione la presenza sul web, tenendo informati puntualmente sulla sua frenetica attività i suoi numerosi estimatori sul suo blog
 http://www.filippo-biagioli.com/

Non mi dilungo oltre e riporto con piacere l'intervento della critica d'arte Luisa Facelli, che ben evidenziano l'originale e variegata personalità di Filippo Biagioli e presenta l'interessante personale.

Da tempo affezionato a Vercelli  e soprattutto alla Casa d’Arte: già ospite ieri (2007 e 2008) negli spazi espositivi di Vercelli e di Imperia, vi ritorna con una personale fedele alla cifra stilistica e alla poetica che aveva incantato con la sua immediatezza stralunata.
Ora le opere di piccolo formato, di solito su tela, e quelle più grandi, su tavola, esprimono una figuratività gremita di personaggi e oggetti riconoscibili in una loro improbabile azione cinetica, nel più delirante dei modi e dei mondi possibili. 
Una questione di sintassi e di lessico: fulminei racconti-sequenze minime di segni

Ecco fatto: il Biagioli di oggi è l’adulto che non “descrive” più sogni, incubi, paure, ma che li “racconta” con più sottile allusività. Come dire che ormai è finita l’età d’oro e se pure la si rievoca spesso, essa tradisce l’adulto disincanto. E’ il consapevole scotto da pagare per intraprendere nuove vie come persona e come artista. Ugualmente dal punto di vista della tecnica utilizzata.
Adesso anche dedicata alla realizzazione di deliziose coloratissime sculture lignee: totem, robot, simulacri di un investimento di energie fantasiose di un “primitivismo” alquanto ricco e non da poco… Oggi un’altra delle novità di Biagioli; sperimentazione raffinata che guarda alla fotografia come a un medium su cui esercitare tecnica e creatività.

Anche quella stagione declina ormai nella consuetudine: non siamo più post di nessun post-moderno (personalmente sono costituzionalmente e intellettualmente post-arcaica).Meno male che Filippo è ancora Filippo e non patisce soggezioni in questa società che ora qualcuno ha definito “liquida” e non senza ragione. Meno male che lo possiamo guardare immedesimandoci nel suo stupore genuino, ma non ingenuo.

Lui spalanca gli occhi mentre immagina e dipinge con stupore gli occhi sgranati delle sue donne “Medusine” con capigliature dalle proporzioni spropositate, come tutto il resto.  Stupore contagioso, il bisogno di dipingerli per noi proprio così. (luisa facelli)

 La personale di  Filippo Biagioli resterà visitabile fino al 22 maggio.

Info e appuntamenti al 347 2554103 e 328 6725445.

 La mostra gode del Patrocinio della Città di Vercelli.

 
due delle opere in mostra a Vercelli


 

 
 Filippo Biagioli

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