Gianfranco Torelli e Roberto Cabiale, vicepresidente e presidente di Coldiretti Asti |
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Asti la rassegna dedicata al vino bio che vive un momento di espansione
Incremento
record degli acquisti bio: il 70% degli italiani è disposto a spendere di più
per i prodotti naturali. L'Italia detiene il record europeo di aziende agricole
biologiche (sono 49 mila) che coltivano un milione di ettari.
“Sicuramente
la rassegna può ancora crescere, ma in questi dieci anni, noi vignaioli
dell'Astigiano ci abbiamo sempre creduto ed è giusto proseguire con
convinzione nella direzione intrapresa e cercare di implementare la
manifestazione. Coldiretti crede e scommette sul futuro delle produzioni
biologiche e su quelle naturali in generale, le cosiddette produzioni “senza”.
Per il vitivinicolo, poi, gran parte di questo futuro si sta già delineando
piuttosto chiaramente”.
Come
non essere d'accordo con Torelli, analizzando dati e statistiche. Secondo
l’ultimo rapporto “Coop”, la tendenza dei consumi di prodotti naturali è in
forte ascesa, nonostante il sovraprezzo da pagare, il 70% degli italiani
è disposto a pagare di più un alimento completamente naturale, il 65%
per uno che garantisce l’assenza di Ogm, il 62% per un prodotto bio
e il 60% per uno senza coloranti.
Gli
acquisti di prodotti biologici confezionati fanno registrare un incremento
record del 20 per cento, praticamente più di un italiano su 3, dichiara di
acquistare cibi bio o naturali, in totale sono quindici milioni le
persone che – sottolineano in Coldiretti - mettono nel carrello prodotti locali
a chilometri zero.
D'altra
parte, secondo un’analisi Coldiretti su dati Sinab, il nostro Paese
conta 49.070 imprese biologiche, in aumento del 12% rispetto all’anno
precedente, con la superficie coltivata superiore al milione di ettari.
L'Italia detiene il record europeo sul numero di agricoltori biologici,
sono il 17% del totale, al secondo posto la Spagna (30.462 imprese, 12%
dell’Ue) e la Polonia (25.944, 10%).
Per
il settore vitivinicolo,
a quattro anni dall’emanazione del Reg. 203/2012, gli operatori biologici non possono che essere soddisfatti
per la grande crescita che questo segmento sta avendo, nel mondo, ma
anche in Italia. L’export è il capofila, seguito da dettaglio specializzato
bio, ristorazione, vendita diretta ed enoteche. A distanza segue la grande
distribuzione organizzata nella quale, comunque, si registra un aumento del 70%
delle vendite di vino negli ultimi 4 anni negli iper e supermercati.
Il Regolamento,
ufficializzando la riconoscibilità con la dicitura “vino biologico” e
l’eurofoglia, ha dato un grande impulso al settore, facendo chiarezza e
differenziazione rispetto a generiche e talvolta ingannevoli menzioni in
etichetta.
La
crescita delle cantine e del vino bio sono specchio del deciso incremento anche
del vigneto biologico Italia che oggi sfiora i 70.000 ettari.
“Una
tendenza molto positiva – conclude Torelli – riscontrabile anche
nell'Astigiano, che ci incoraggia e ci dice di essere sulla strada giusta.
Speriamo che anche “Vinissage” possa seguire la parabola ascendente e
consolidarsi come un appuntamento di rilievo”.
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