Agosto 2017.
Il recepimento della modifica del disciplinare di produzione della
denominazione Asti da parte del Ministero per l’agricoltura ha di fatto varato
il nuovo “Asti Secco”. Poche settimane dopo le commissioni di degustazione emanavano
le prime certificazioni per il nuovo spumante ottenuto sempre dalle uve Moscato
prodotte nei 52 comuni della zona di origine dell’Asti.
La
denominazione “Asti”, con la recente modificazione del suo Disciplinare, ha
ampliato la gamma dei suoi prodotti, introducendo accanto ai classici vini
dolci docg (Moscato d’Asti e Asti Dolce) anche nuove soluzioni con un residuo
zuccherino più limitato.
Forte di un lungo lavoro di sperimentazione aziendale e di perfezionamento dei protocolli produttivi messi a punto a livello istituzionale, la Toso SpA di Cossano Belbo è stata tra le prime Case a ottenere tale certificazione e mettere il suo Asti Secco sul mercato.
Giusto precisare che, conosciuto
genericamente come “Asti Secco”, nella realtà i prodotti di possibile realizzazione nell'ambito col nuovo disciplinare sono tre,
Extra Sec, Secco e Demi Sec in base al residuo zuccherino.
Forte di un lungo lavoro di sperimentazione aziendale e di perfezionamento dei protocolli produttivi messi a punto a livello istituzionale, la Toso SpA di Cossano Belbo è stata tra le prime Case a ottenere tale certificazione e mettere il suo Asti Secco sul mercato.
Nella realtà, si sta rivelando un vino intrigante, che ribadisce oltretutto la particolare duttilità dell’uva Moscato bianco.
Se da
decenni ha dimostrato di essere una varietà perfetta per produrre vini e
spumanti aromatici e dolci, oggi, con le nuove strategie produttive, sta
rivelando una speciale attitudine per dare origine anche a spumanti secchi
adatti ad altre occasioni di consumo.
D’altronde, la
propensione a produrre vini secchi ha radici profonde nella storia di quest’uva
e delle sue vicende produttive, come testimoniava ad esempio nel 1890 l’Asti “Asciutto”
della Fattoria Vini d’Asti del cavalier Giovanni Boschiero.
Casa Toso ha
cominciato da tempo a lavorare a questo prodotto e poco per volta, grazie ai
suoi tecnici e collaboratori, ha definito il suo protocollo di lavoro.
Il primo
Asti Secco di Casa Toso è stato ottenuto nel settembre scorso con il mosto
stoccato nelle cantine di Cossano Belbo. Qui è stata fatta una cuvée di
particolari armonie, assemblando vini base di diversa provenienza tra le colline
più vocate delle due valli Belbo e Bormida.
La
fermentazione è stata condotta in modo rigoroso, fino quasi alla totale
trasformazione dello zucchero in alcool per poi procedere all’aggiunta di un sapiente
sciroppo di dosaggio. L’imbottigliamento in condizioni isobariche ha preceduto
l’affinamento del vino per alcune settimane in cantina prima di procedere verso
il mercato.
Nel calice ritroviamo un vino dal
colore paglierino con delicati riflessi dorati. Il profumo ripropone i
tradizionali caratteri aromatici derivanti dall’uva Moscato, ma in
un’espressione delicata e in compagnia di altri sentori floreali e fruttati,
soprattutto agrumati, determinati durante la fermentazione e il successivo
affinamento in bottiglia. In bocca il vino è moderatamente secco, elegante, con
un piacevole supporto acido che sottolinea la freschezza. Delicato anche il
retrogusto amarognolo che conclude la degustazione.
Come evoca il nome, è ottimo per il rituale
dell’aperitivo così come per la tavola, soprattutto in presenza di piatti a base
di pesci, crostacei, verdure e carni bianche senza condimenti troppo saporiti.
Aggiungi didascalia |
Via Statale n. 3
12054 Cossano Belbo (CN)
+39 0141 83789
info@toso.it
www.toso.it
Nessun commento:
Posta un commento