Arriva la seconda edizione della Riserva La Venaria
Reale, il Vermouth lanciato due anni fa in occasione del 125°
anniversario di fondazione della casa astigiana Giulio Cocchi
Dopo il sold out delle prime, esclusive, 1891 bottiglie
celebrative, Cocchi presenterà questo Vermouth di solida tradizione sabauda creato
in collaborazione con la Reggia di Venaria al Vinitaly 2018 nel
nuovo formato (bottiglia da 50 cl. nell’iconica scatola triangolare usata
anche per il Barolo Chinato).
Appuntamento da domenica 15 a mercoledì 18 aprile nello
stand Cocchi a Verona (Padiglione 10 Piemonte stand Q3) per degustare questa
espressione della categoria “Riserva”.
Ricetta, selezione degli ingredienti botanici, tempo di
affinamento: tutto nella Riserva La Venaria Reale Cocchi è stato
lungamente ragionato per coerenza storica e geografica. Il Vermouth Riserva
La Venaria Reale ha infatti un’identità forte, sia territoriale – vino
piemontese, erbe alpine – che storica, a rievocare il ruolo essenziale della
casa reale dei Savoia nella nascita del vermouth moderno.
Per sottolineare e rendere evidente questo legame, Cocchi coltiva
a scopo dimostrativo nel potager royal della Reggia di Venaria l’artemisia
absinthium, l’erba che è alla base del Vermouth di Torino.
Non solo: sull’etichetta e sulla nuova scatola triangolare della
Riserva è raffigurata una veduta di Venaria tratta dal Theatrum Sabaudiae
(Teatro degli Stati del Duca di Savoia) la raccolta di circa 150 vedute della
città di Torino e alcune riproduzioni di monumenti, in tavole incise a colori,
alcune realizzate da primari artisti del tempo, di notevole bellezza
commissionate alla fine del ‘600 da Carlo Emanuele II e indirizzate alle corti
d'Europa per presentare il Ducato di Savoia come un potente e splendido Stato.
Lo stile dei vermouth di Cocchi li rende identificabili come
prodotti di forte personalità e spiccata riconoscibilità per l’intensità della
freschezza floreale e speziata dei profumi e per la ricchezza dei sapori.
La Riserva di Cocchi è la summa di questo stile che privilegia la ricchezza e la densità aromatica delle spezie dopo un affinamento di sei mesi in bottiglia.
“Riserva” non significa invecchiamento in botte, che intaccherebbe il complesso equilibrio aromatico a favore di ossidazione e componenti tanniche, ma valorizzazione della formula e del savoir faire nella lavorazione.
La Riserva di Cocchi è la summa di questo stile che privilegia la ricchezza e la densità aromatica delle spezie dopo un affinamento di sei mesi in bottiglia.
“Riserva” non significa invecchiamento in botte, che intaccherebbe il complesso equilibrio aromatico a favore di ossidazione e componenti tanniche, ma valorizzazione della formula e del savoir faire nella lavorazione.
Come per lo Storico Vermouth di Torino Cocchi, il vino usato è un
moscato secco aromatizzato con una formula particolarmente ricca di artemisie,
rabarbaro, erbe alpine e un tocco di menta piemontese. Ciò accentua il
piacevole effetto balsamico e conferisce una freschezza sorprendente al punto
da connotare questo prodotto anche come Vermouth da miscelare con Rye e Bourbon
particolarmente invecchiati.
Scuro, ma senza caramello, è dolce quanto basta per essere un
gradevolissimo bicerin da bere con ghiaccio e scorzetta di limone o puro
dopo cena.
NOTE TECNICHE:
Alcool 18%
Bottiglia 50 cl
Ingredienti: vino, zucchero, alcool, infuso di erbe aromatiche e spezie.
La gradazione alcolica di 18° lo rende robusto e di ottima conservazione anche a bottiglia iniziata, purché ben chiuso.
Una volta aperto conservare al fresco e consumare entro un mese.
Bottiglia 50 cl
Ingredienti: vino, zucchero, alcool, infuso di erbe aromatiche e spezie.
La gradazione alcolica di 18° lo rende robusto e di ottima conservazione anche a bottiglia iniziata, purché ben chiuso.
Una volta aperto conservare al fresco e consumare entro un mese.
Giulio Cocchi è una casa storica fondata ad Asti
nel 1891.
È conosciuta per i suoi vermouth (in particolare lo Storico
Vermouth di Torino, Dopo Teatro Vermouth Amaro e Vermouth Riserva La Venaria
Reale), l’Aperitivo Americano (bianco e rosa), il Barolo Chinato e per
l’Alta Langa Docg.
Per i suoi vini speciali Cocchi utilizza ancora oggi la ricetta
originale formulata dal fondatore.
Artigianalità della produzione, rigore nella scelta degli
ingredienti e altissima qualità hanno reso Cocchi sin da subito noto nel mondo
come dimostrano i documenti delle esportazioni di inizio Novecento: da New York
a Londra, da Sydney all’Africa Coloniale e al Venezuela.
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