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mercoledì 11 aprile 2018

Mediaset, Vinum e Caseus: un aprile importante per la Robiola di Roccaverano DOP


 

Un mese di aprile ricco di appuntamenti per il delizioso formaggio caprino piemontese
 
 
Sabato 7  aprile una troupe televisiva Mediaset targataRete 4 ha raggiungo il paese di Roccaverano per il programma “Ricette all’italiana” condotto da Davide Mengacci e Michela Coppa. La trasmissione, in onda dal lunedì al sabato alle 10.45, accompagna il pubblico alla scoperta del territorio italiano per conoscerne meglio le unicità gastronomiche e culturali.
Le telecamere si sono inizialmente soffermate su alcuni scorci del piccolo borgo della Langa astigiana, il più alto della provincia con suoi 800 metri, tra i quali la piazza centrale con la torre e i resti del castello dei Marchesi del Carretto (sec. XII – XIII). La torre alta 35 metri ha la stessa misura della sua circonferenza. Dopo il castello, sempre in piazza sul lato opposto, le riprese TV si sono concentrate sulla Chiesa di Santa Maria Annunziata splendido esempio di stile rinascimentale.

Dalle piacevolezze architettoniche a quelle per il palato. In scena la vera protagonista del servizio televisivo: la Robiola di Roccaverano DOP. Le piccole forme di formaggio, esposte su di una tavola arricchita da alcuni piatti preparati dall’Osteria del Bramante di Roccaverano con la Robiola come ingrediente, hanno assunto il loro ruolo di competenza come “prima donna” del servizio televisivo.
Sul set presenti anche i vini del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Per il lavoro svolto in fase di preparazione dell’esposizione per le riprese hanno collaborato  la Pro Loco e il Comune di Roccaverano.

La troupe ha poi raggiunto la stalla e il caseificio di una delle aziende agricole consorziate per riprendere le capre e alcuni momenti della lavorazione del formaggio. Fabrizio Garbarino, Presidente del Consorzio di tutela del formaggio Robiola di Roccaverano DOP, durante l’intervista ha raccontato il prodotto e il territorio di provenienza. A breve si saprà la data della messa in onda della registrazione all’interno del programma.
Ma aprile sarà per la Robiola una buona occasione per incontrare il pubblico in altri due momenti importanti tra Piemonte e Liguria. Il primo ad Alba (CN) in occasione dell’edizione 2018 di “Vinum” e il secondo a Cairo Montenotte (SV) per la terza edizione di “Caseus Liguria”.

Vinum(21 aprile – 1 maggio) è una splendida vetrina e al contempo un’occasione per degustare i più grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato, ma anche un’opportunità di incontrare le eccellenze del territorio. La Robiola di Roccaverano DOP sarà presente nei giorni 21 – 22 – 25 presso la “Sala dei formaggi” gestita dall’O.N.A.F. Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio. L’Organizzazione è nata nel 1989 per promuovere il formaggio di qualità attraverso le tecniche di degustazione. Durante le altre giornate di evento alla Robiola si alternerà un’altra eccellenza casearia dell’alta Langa cuneese: il Murazzano DOP grazie al Consorzio di Tutela Formaggio Murazzano DOP.

Caseus Liguria(Formaggi in festa)si svolgerà nella piazza della Vittoria di nei giorni 29 – 30 aprile e il 1 maggio dalle ore 10.00 alle ore 22.00. E’ una rassegna delle eccellenze italiane arricchita da laboratori con formaggi messi a disposizione dagli espositori e vini e birre dei produttori locali.

Un mese di aprile all’insegna della promozione e delle degustazioni: Robiola di Roccaverano DOP eccellenza della nostra bella e buona Italia.

 

 Robiola di Roccaverano: la “Deliziosa”

Morbida e cremosa, delicata e saporita, a dir poco “Deliziosa”. E’ la Robiola di Roccaverano DOP vera eccellenza casearia del Sud del Piemonte. Delle sue origini si hanno notizie che risalgono ai Celti nel periodo in cui l’antico popolo si stabilì nell’attuale Liguria dando vita alla produzione di un formaggio simile a quello di oggi. Cenni storici e lei legati si hanno anche nel lontano anno 1000 e più tardi con l’avvento dei Romani. Fu con loro che la Robiola prese il nome di “Rubeola” dal latino ruber che indicava il colore rossastro della crosta a fine stagionatura. Anche il celebre Plinio il Vecchio la menzionò nei suoi scritti, lo fece sia  per il processo produttivo che per le apprezzabili qualità.
La Robiola di Roccaverano si produce su un’area compresa tra 10 comuni della provincia di Asti e 9 comuni della provincia di Alessandria. E’ la parte più orientale delle Langhe del Piemonte ed è un territorio dalla morfologia non omogenea. La natura geologica infatti varia dall’area collinare della Langa di Roccaverano e della zona della Val Bormida a quella della Valle Erro più montana. Alle differenze territoriali si unisce un fattore comune naturale: la presenza costante dei venti umidi provenienti dal mare e la formazione di nebbie e foschie. Le diversità e i cambiamenti climatici dettati dalle stagioni, neve e freddo d’inverno, caldo e siccità d’estate, consentono alle greggi di produrre latte dagli aromi differenti.
La Robiola di Roccaverano DOP si produce con latte crudo intero di capra delle razze Roccaverano e Camosciata Alpine e i loro incroci. Per l’alimentazione del bestiame, tenuto obbligatoriamente al pascolo da marzo a novembre, è vietato l’utilizzo di mangimi OGM. L’alimentazione di tutti gli animali deve provenire dal territorio di produzione per almeno l’80%.
Fresca o stagionata la Robiola di Roccaverano DOP si caratterizza da una pasta bianca e morbida mentre il suo sapore può variare dal delicato fino al deciso. La forma ha un diametro compreso tra i 10 e i 13 cm e lo scalzo dai 2,5 ai 4 cm. Il peso varia dai 250 ai 400 grammi circa.
Le Robiole fresche richiedono un periodo di maturazione che parte da un mimo di 4 giorni fino ai 10 al termine dei quali assaporiamo un formaggio privo di crosta, arricchito dalla presenza di una lieve fioritura naturale di muffe, dalla consistenza morbida e cremosa e dal sapori delicato, saporito, leggermente acidulo.
Le Robiole stagionate o affiniate richiedono una maturazione minima di 10 giorni e la crosta può presentarsi con un colore paglierino o rossiccio, sempre le eventuali muffe naturali e una consistenza morbida e leggermente compatta fino ad arrivare, con il protrarsi della stagionatura, cremosa nel sotto crosta. Il sapore è deciso.
Di Robiole se ne producono circa 400 mila all’anno, è un ottimo formaggio caprino da tavola sia fresco che stagionato, magari condito con un filo di olio buono e del peperoncino; risulta anche al contempo meraviglioso ingrediente per ricette golose preparate dalla più fervida fantasia dello chef.
Per l’abbinamento al vino si consigliano i vini dell’Astigiano e del Monferrato ma non si escludono piacevoli incontri con i grandi vini di altre regioni d’Italia.
A tutela della Robiola è operativo proprio il “Consorzio di Tutela”, con il suo Presidente Fabrizio Garbarino, Consorzio al quale sono affiliate 15 aziende produttrici 14 delle quali lavorano su tutta la filiera di produzione del formaggio. Per lo più aziende agricole a carattere famigliare che con il loro lavoro e le loro greggi non solo producono un prodotto d’eccellenza ma contemporaneamente tutelano costantemente il territorio di origine.
 
 

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