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mercoledì 25 luglio 2018

Nizza La Court, dall’annata 2015 diventa ufficialmente Nizza DOCG riserva.


Uno dei vini icona della storica cantina fondata da Michele Chiarlo, la Barbera d’Asti superiore, Nizza La Court, dall’annata 2015 sarà ufficialmente Nizza DOCG riserva. Un importante traguardo per Michele Chiarlo che è stato uno degli ideatori di questa denominazione, ricoprendo nel 2000 il ruolo di primo presidente della neonata Associazione del Nizza.

 

 

Per me il Nizza è la realizzazione di un sogno di un gruppo di produttori del territorio che volevano produrre un vino di eccellenza con le migliori uve Barbera - racconta Michele Chiarlo (nella foto con i figli). Ricordo con nostalgia le lunghe riunioni fatte con l’amico Giuliano Noe’ negli anni novanta per tracciare le basi di un severo disciplinare mirato all’alta qualità. È anche grazie a questa ricerca di eccellenza, al crederci e ad un costruttivo e costante confronto che oggi siamo giunti a questo risultato

 

Nata nel 2014 come DOCG autonoma, il Nizza, si pone al vertice delle denominazioni del vitigno barbera. Le vigne che possono fregiarsi della denominazione “Nizza”, si trovano nella zona storicamente vocata a questa varietà. Un territorio molto circoscritto nel Monferrato, nel quale rientrano solo 18 Comuni. I vigneti, posti in grandi esposizioni (da sud est a sud ovest), hanno rese molto basse (inferiori a 70 quintali per ettaro) e giacciono su suoli denominati “sabbie astiane”. Il periodo di affinamento del Nizza DOCG è di minimo 18 mesi, per il Nizza DOCG Riserva di almeno 30 mesi.

 

Michele Chiarlo, con l’uscita della nuova annata de La Court, può finalmente proporre agli appassionati due Nizza di altissimo livello: il Nizza Cipressi e il Nizza riserva La Court. Vini che sono espressione autentica di uno dei cru più importanti del Monferrato, La Court, un palcoscenico unico che si trova all’interno di una delle 6 core zones che compongono il cinquantesimo sito Unesco d’Italia: i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2014.

Siamo convinti che il Nizza DOCG abbia tutte le caratteristiche per diventare il 3° vino rosso di maggior prestigio del sud Piemonte,dopo Barolo e Barbaresco, per complessità e per rappresentatività” afferma Stefano Chiarlo. “Un pensiero condiviso con i 55 produttori che ad oggi producono Nizza e con chi recentemente ha acquistato vigneti vocati nel Monferrato. Una testimonianza delle grandi potenzialità di questa denominazione che sta attirando l’attenzione della critica internazionale. A questo proposito posso annunciarvi con grande orgoglio che la scorsa settimana i nostri Nizza hanno ottenuto entrambi 95/100 dall’autorevole rivista americana Wine Enthusiast, il punteggio più alto mai raggiunto da un Nizza ad oggi. Un bel riconoscimento che siamo sicuri darà ulteriore visibilità a tutta la denominazione”.

 

La Court 2015 che esce ora sul mercato, oltre a fregiarsi della denominazione Nizza DOCG riserva, è il frutto di un’annata particolarmente fortunata dal punto di vista climatico, racconta Stefano Chiarlo: “L’estate è stata lunga e con scarse precipitazioni. Provvidenziale la pioggia della seconda decade di agosto che ha contribuito a ripristinare condizioni di equilibrio idrico nella vite. Un adeguato diradamento ha fatto sì che nell’ultimo mese la pianta abbia convogliato tutta l’energia sui pochi grappoli rimasti, determinando una splendida maturazione favorita da giornate soleggiate e notti fresche”. E conclude: “Con un’annata così favorevole e un attento lavoro in vigna, non potevamo che dar vita ad un vino di struttura, fresco, vellutato e dal finale lungo e setoso. Un Nizza che regalerà grandi emozioni”.

Altre info su www.michelechiarlo.it

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