I
VINI DA VITIGNI AUTOCTONI DEL MONFERRATO ABBINATI A SPECIALI MENU
PER CINQUE SERATE
Il Consorzio Barbera d’Asti e
Vini del Monferrato, insieme all’Associazione Albergatori e Ristoratori
Astigiani e in collaborazione con l’Associazione Barbera&Barbere hanno
presentato la prima edizione di ‘Giovedì
Vintage’, rassegna dedicata ai vitigni autoctoni del Monferrato, in
programma dal 15 marzo 2018 al 3 maggio
2018 in 27 ristoranti dell’Astigiano,
dove 30 cantine proporranno Freisa,
Ruché, Albugnano (Nebbiolo), Terre Alfieri (Arneis e Nebbiolo) e Grignolino.
Pregiati vini da vitigni storici che saranno abbinati a menù speciali, curati
dagli chef astigiani, che ne esalteranno le caratteristiche, piatto dopo piatto.
Gli autoctoni del
Monferrato, produzioni talvolta limitate ed espressione di una biodiversità rara
nel panorama vitivinicolo nazionale, stanno riscontrando sempre di più
l’interesse degli enoappassionati. Sono cinque
le serate in programma e ognuna è dedicata a una singola denominazione: 15 marzo il Freisa, 29 marzo il Ruchè, 5
aprile l’Albugnano, 19 aprile Terre Alfieri e 3 maggio il Grignolino. In
ogni ristorante che ha aderito, gli chef abbineranno alle denominazioni un menù
completo, a un prezzo prestabilito che va dai 25 ai 50 euro(vini compresi).
In ogni locale, selezionato dall’Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani che ha individuato un ‘testimonial’ per ogni serata, ci sarà un sommelier professionista Fis (Fondazione italiana sommelier) che si occuperà oltre che della mescita, della gestione complessiva dei vini e informerà il pubblico su aspetti tecnici, sulle cantine di riferimento e sul territorio di provenienza delle uve. L’Associazione Barbera&Barbere e la Fis seguiranno la selezione dei vini e degli abbinamenti in accordo con i ristoratori.
In ogni locale, selezionato dall’Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani che ha individuato un ‘testimonial’ per ogni serata, ci sarà un sommelier professionista Fis (Fondazione italiana sommelier) che si occuperà oltre che della mescita, della gestione complessiva dei vini e informerà il pubblico su aspetti tecnici, sulle cantine di riferimento e sul territorio di provenienza delle uve. L’Associazione Barbera&Barbere e la Fis seguiranno la selezione dei vini e degli abbinamenti in accordo con i ristoratori.
da sin.: Bruno Violato, l'assessore regionale Ferrero, Filippo Mobrici, Beppe Giordano |
Produttori e chef
sono i protagonisti della rassegna enogastronomica nata da una sinergia tra il
Consorzio e le due Associazioni. Partner dell’evento il quotidiano La Stampa,
col quale si sta collaborando per la realizzazione di un convegno conclusivo
sui vitigni autoctoni.
“Le aziende vitivinicole che producono vini
da vitigni autoctoni - ha spiegato il presidente del Consorzio Barbera
d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo
Mobrici - sono l’espressione di una
grande identità che il Consorzio continua a sostenere e promuovere. La ricchezza
dei nostri autoctoni dà grandi vini dalla produzione limitata, ma di elevata
qualità e versatilità. Questo nuovo progetto, alla sua prima edizione, si pone
in continuità con il programma di promozione di tutte le denominazioni tutelate
che abbiamo avviato in Italia all’estero e punta a far conoscere, nel loro
territorio d’origine, le loro grandi potenzialità”.
“E’ un progetto - ha affermato il
presidente dell’Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani, Bruno Violato - in cui abbiamo creduto da subito, nato per valorizzare non solo il
nostro territorio del vino, ma per promuovere l’alta qualità della cucina
astigiana, connubio imprescindibile”. “Abbiamo
puntato su vini di alta qualità - ha detto il presidente dell’Associazione Barbera&Barbere,
Beppe Giordano - non sempre conosciuti, ma che stanno
incontrando il gusto dei consumatori e che sono espressione caratteristica del
nostro territorio. I ‘Giovedì Vintage’ sono una delle tappe di un percorso di
formazione condiviso col Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato”.
I
VITIGNI AUTOCTONI INSERITI IN RASSEGNA
FREISA
Antico vitigno
diffuso in tutto il Monferrato astigiano, trova la sua area di elezione nel
territorio a nord della provincia. Si esprime nelle due tipologie Friesa d’Asti
e Monferrato Freisa. Può essere prodotto con o senza affinamento in botti di
legno e, se deriva da accurata selezione delle uve e permane in cantina per
almeno un anno, può rientrare nella tipologia ‘Superiore’. Nella tradizione
contadina veniva anche prodotto come vino dolce, utilizzato per accompagnare
dessert a base di frutta. Nel 2017 sono state prodotte 648.873 bottiglie (4.866,55
ettolitri)
RUCHÈ
È un vitigno
autoctono tra i più rari di quelli coltivati nel Monferrato astigiano.
Destinato in passato al consumo famigliare, era il vino delle grandi occasioni,
offerto alle persone più care, da sempre legato ai momenti belli della vita.
Prodotto nei Comuni di Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro,
Refrancore, Scurzolengo e Viarigi, negli ultimi dieci ha conosciuto un successo
crescente. Nel 2017 sono state prodotte 834.757 bottiglie (6.260,68 ettolitri)
ALBUGNANO
(Nebbiolo)
L’Albugnano doc è Nebbiolo
dell’Alto Monferrato. Si produce solo sui migliori versanti collinari dei
Comuni di Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano Marmorito.
Una produzione limitata, ma di altissima qualità che qui si esprime con classe
ed eleganza e si può definire ‘Superiore’ se permane in cantina almeno 12 mesi
con affinamento in botti di rovere. E’ ottimo con i piatti di carne, la
selvaggina e i formaggi a media e lunga stagionatura. Nel 2017 sono state
prodotte 44.648 bottiglie (334,86 ettolitri)
TERRE
ALFIERI (Arneis e Nebbiolo)
Una denominazione che
abbraccia la zona di San Damiano e Cisterna d’Asti e si posiziona nelle cosiddette
‘terre Alfieri’ che scollinano nel Cuneese. E’ l’unica denominazione astigiana che
riporta in etichetta il vitigno Arneis per i bianchi e il Nebbiolo per i rossi,
uniche tipologie producibili per questa denominazione. Il primo, bianco
fruttato e di delicata morbidezza, si presta bene per gli aperitivi, gli
antipasti piemontesi, i primi più delicati; il secondo, rosso con note floreali
ed eleganti, di ampia interpretazione, destinato al medio e lungo affinamento,
è versatile negli abbinamenti e trova la sua massima espressione se abbinato ai
salumi, secondi di carne, selvaggina e formaggi stagionati. Nel 2017 sono state
prodotte 237.732 bottiglie (1.782,99 ettolitri)
GRIGNOLINO
Vino originale,
imprevedibile ed estroso, di colore rosso rubino, fruttato e con note di
sottobosco e spesso sentori di pepe bianco, è uno dei più antichi vitigni
storici piemontesi. Presente in due tipologie, Grignolino d’Asti e Piemonte
Grignolino, si adatta bene agli antipasti, a torte di verdure e fritture, ma
anche a pesce, bollito e carni bianche. Si può consumare fresco, come
aperitivo. Nel 2017 sono state prodotte 2.049.229 bottiglie (15.369,22
ettolitri)
ELENCO
RISTORANTI ASTIGIANI ADERENTI
1.
Osteria del Diavolo (Asti)
2.
Ristorante Al Peperone Rosso (fraz.
Motta di Costigliole d’Asti)
3.
Ristorante Angolo del Beato (Asti)
4.
Ristorante Antico Casale (Asti)
5.
Ristorante Bandini (Portacomaro
d’Asti)
6.
Ristorante Cà Vittoria (Tigliole)
7.
Ristorante Cento Torri Asti)
8.
Ristorante Da Mariuccia (Tigliole)
9.
Ristorante Enoteca Dente (Asti)
10.
Ristorante Francese (Asti)
11.
Ristorante Hotel Genova (Asti)
12.
Ristorante I Bologna (Rocchetta
Tanaro)
13.
Ristorante Il Bagatto (Grazzano
Badoglio)
14.
Ristorante Il Brillo Parlante (Asti)
15.
Ristorante Il Cascinale Nuovo (Isola
d’Asti)
16.
Ristorante Il Podestà (Asti)
17.
Ristorante La Braja (Montemagno)
18.
Ristorante La Fioraia (Castello
d’Annone)
19.
Ristorante La Grotta (Asti)
20.
Ristorante Laura’s (Asti)
21.
Ristorante Madama Vigna
(Baldichieri)
22.
Ristorante Nuovo Pic Nic (Asti)
23.
Ristorante Reale (Asti)
24.
Ristorante Roico sul Lago di Codana
(Montiglio)
25.
Ristorante San Marco (Canelli)
26.
Ristorante Violetta (Calamandrana)
27.
Trattoria da Geppe (Castagnole
Monferrato)
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