L’iniziativa è della vignaiola Sara
Vezza (ph. Massimo Gavello) della cantina
Josetta Saffirio a Monforte d’Alba
Adotta un filare in Langa e produci il
tuo Barolo: l’originale
iniziativa è di Sara Vezza, giovane
vignaiola titolare della cantina Josetta
Saffirio a Monforte d’Aba.L’invito è a vivere in prima persona l’esperienza
di coltivare, far crescere, vendemmiare e produrre il proprio vino: «È una
richiesta che mi hanno fatto in tanti – spiega Sara – provare l’emozione della
vigna: la potatura, le lavorazioni dell’estate, la vendemmia: capire come
cresce l’uva e come diventa un grande Barolo. È un progetto che richiede
pazienza e passione come il lavoro dei vignaioli, ma è anche un’esperienza
unica e irripetibile.Perché partecipare? Tre buoni motivi: per imparare la
cultura del vino, seguendo la vita del proprio Barolo, vivere un’esperienza
fuori dal comune e per ricevere le bottiglie di vino del “tuo filare”».
«Il
progetto “Adotta un filare di Josetta Saffirio”ha anche come obiettivi –
ricorda la giovane barolista -la salvaguardia del paesaggio vitivinicolo dichiarato
patrimonio dell’umanità dall’Unesco e il garantire la sopravvivenza dei piccoli
produttori, da secoli custodi di queste colline. L’idea è anche di creare degli
itinerari turistici e culturali a Monforte d’Alba. Il Barolo non è solo
economia: è cultura».
·
nome
e cognome dell'adottante sul palo di testa del filare adottato
·
possibilità
di donazione del filare a terzi.
·
sei
bottiglie di vino Barolo docg prodotto dal filare adottato, più sei bottiglie
miste a discrezione dell’azienda, in base alla disponibilità
·
certificatodi
adozione, nel quale comparirà il nome dell’Adottante
·
visita
della cantina in qualsiasi momento dell’anno (previo preavviso) con degustazione
gratuita di tutti i vini accompagnata da una selezione di prodotti tipici
locali
·
aggiornamenti
costanti e reportage sulle varie fasi di lavorazione, dalla vendemmia
all'imbottigliamento
Come aderire
Si
può scaricare il modulo sul sito internet www.adottaunfilare.it , bisogna
compilarlo e spedirlo all’email info@josettasaffirio.com . Si possono
"adottare" uno o più filari sia a nome proprio che a nome di terzi. Dopo
aver fatto il bonifico, si riceverà immediatamente un "Attestato di
adozione" personalizzato per ogni filare adottato.
Per altre info: info@josettasaffirio.com
Josetta Saffirio, cinque generazioni di
vignaioli in Langa
Sara
Vezza, classe 1980, mamma di Sara, Cecilia, Giovanni e Cesare, è la quinta generazione
di contadini che coltivano vigne a Monforte d’Alba, in Langa. A 17 anni aveva
un sogno: fare la vignaiola. L’ha realizzato due anni dopo, a 19 anni,
rilanciando l’azienda di famiglia. Oggi coltiva 5 ettari quasi tutti nebbiolo
da Barolo. Produce circa 40 mila bottiglie all’anno. Ha fatto nuovi
investimenti: 5 ettari a Roddino coltivati a nebbiolo e barbera e 16 ettari a
Murazzano dove Sara produrrà Alta Langa, le bollicine piemontesi. Quella di
Josetta Saffirio è una storia antica, che inizia alla fine dell’Ottocento con
il primo Saffirio, Giovanni Battista, che si sposta a vivere nella Langa.Ai
primi del Novecento, il padre di Josetta, Ernesto, inizia a coltivare i suoi
vigneti. Nel 1975, giovanissima, Josetta decide di occuparsi dei vigneti del
padre. Laureata in agraria e affiancata dal marito Roberto, enologo, inizia a
coltivare le vigne piantate dai nonni subito dopo la seconda guerra mondiale.
Dopo alcuni anni, Josetta e Roberto vedono premiate le proprie fatiche e
riescono a produrre un Nebbiolo di riconosciuta qualità. Nel 1985 viene
presentato il primo Barolo con l’attuale etichetta, frutto di una passione e di
un impegno mai venuto meno. Dopo un periodo di pausa negli anni 90, Sara,
figlia di Josetta e Roberto, decide di dedicarsi anche lei ai vigneti di
famiglia e di scrivere una nuova pagina nella storia di Josetta Saffirio.
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